I vertici dell’Alto Calore servizi hanno incontrato le associazioni dei consumatori. Una riunione per affrontare problematiche di rilievo e di interesse per gli utenti. In particolare si è discusso della recente sentenza della Corte Costituzionale (n 335/2008), con la quale si riconosce il rimborso agli utenti del canone di depurazione, incassato dai Comuni, qualora l’utente non fosse raggiunto dal servizio. L’Alto Calore Servizi, è stato spiegato nel corso dell’incontro dal presidente Francesco Maselli, pratica la depurazione in numerosi Comuni, funge da esattore riscuotendo il canone e girando lo stesso nelle casse dei rispettivi Comuni che hanno già ricevuto, nei giorni scorsi, dall’Alto Calore la richiesta per avere il tabulato completo delle utenze attive, in modo da procedere al rimborso delle somme per gli aventi diritto, come disposto dalla recente sentenza. "Il provvedimento della Corte Costituzionale- afferma il presidente- ha creato numerosi problemi in tante realtà italiane, in particolare della Regione Campania, dove il servizio di depurazione risulta completamente assente". All’incontro erano presenti, oltre al presidente Francesco Maselli, i componenti del Consiglio di amministrazione dell’Acs Umberto Vecchione e Marisa Raduazzo, il direttore generale Eduardo Di Gennaro e il dirigente dell’area amministrativa e commerciale Francesco Gallo. Per i consumatori, invece, c’erano Acli Lega Consumatori (Antonio Romano), Adiconsum Campania (Raffaele Tangredi), Adoc (Attilio Mediatore), Codacons (Attilio De Paula,Tiziana Chieffo), Euro Consumatori (Gianluca De Cunzo), Federconsumatori (Fiorentino Lieto), Movimento Difesa del Cittadino (Generoso Testa), Unione Nazionale Consumatori (Emilio Ramaglia). La riunione si è conclusa con l’impegno dei presenti ad aggiornarsi a breve per un nuovo incontro nel quale definire le linee congiunte di intervento e le iniziative da adottare a difesa dei cittadini-consumatori.