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Avviso bonario, l’ira del Codacons

Non vi è alcuna giustificazione alla annunciata eliminazione dell’avviso bonario per il grattino scaduto.  è quanto afferma Luisa Carpentieri, responsabile della sede Codacons di Lecce, a proposito della delibera che l’assessore alla Mobilità, Giuseppe Ripa, intende presentare in consiglio comunale. L’abolizione Nell’ultima seduta della commissione Traffico, l’assessore ha spiegato che l’abolizione dell’avviso bonario, che consente di sanare l’insufficiente pagamento della sosta con il versamento di 5 o 10 euro, a seconda della zona della città e della tariffa applicata, si rende necessaria in seguito a recenti decisioni della Corte dei conti e della Cassazione. Replica Carpentieri: «Non vi sono argomentazioni giuridiche che giustifichino l’eliminazione dell’avviso bonario nella città di Lecce. Lo strumento che, introdotto nella passata consiliatura, ha consentito un più tranquillo rapporto tra cittadino e pubblica amministrazione nella gestione della sosta, è perfettamente conforme alle norme del codice della strada e alle leggi Bassanini». I giudici di pace Dello stesso parere sembra essere il giudice di pace di Lecce, secondo il quale, nel caso di scadenza del grattino, il cittadino non è passibile di multa.  «E’ un dato di fatto – aggiunge la responsabile del Codacons – che il codice della strada obblighi l’automobilista solo ed esclusivamente ad attivare il dispositivo di pagamento della sosta, così come è un dato di fatto che non vi è alcuna norma che preveda l’obbligo di pagare alcuna sanzione in caso di scadenza del grattino».  Il Codacons chiede un incontro al sindaco, Paolo Perrone, alla presenza di tutte le associazioni di difesa dei consumatori.  Le conseguenze La reintroduzione delle multe di 36 euro nel caso in cui dovesse essere abolito l’avviso bonario, secondo il Codacons, produrrà come effetto immediato una valanga di ricorsi al giudice di pace, con enormi costi per le casse del Comune. «L’amministrazione – aggiunge Carpentieri – sarà costretta a predisporre i mezzi per l’accertamento e la notifica delle multe e a difendere in giudizio una posizione che molti giudici di pace hanno ritenuto non sufficientemente suffragata dalle norme del codice della strada, annullando i relativi verbali ».

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