Azione legale contro le Poste per le consegne in ritardo
Una pubblica assemblea per denunciare i danni economici provocati dal malfunzionamento del servizio postale nella provincia. E l’avvio di un’azione legale, qualora le Poste continuassero a causare disagi ai cittadini anche dopo la manifestazione. è questa la mossa del Codacons, associazione per la difesa dei diritti degli utenti e dei consumatori, per dare una forma di protesta agli sos lanciati dai cittadini di molte zone della Lucchesia. In particolare, a portare avanti una querelle con la direzione postale sono gli abitanti del morianese (San Quirico, San Michele, San Lorenzo, San Cassiano), che si sono trovati costretti a pagare more di 62 o 74 euro per non aver ricevuto la bolletta dell’Enel in tempo. Qualcuno s’è visto staccare la corrente elettrica, perchè non ha ricevuto nemmeno i solleciti. E ancora, cittadini che trovano nella propria cassetta lettere destinate ad altre persone, e devono provvedere loro alla ridistribuzione della posta. Esasperati, i residenti del morianese hanno costituito un comitato, chiamato Murrius, per cercare di dare una voce corale alle difficoltà che le Poste provocano loro ogni giorno. E si sono rivolti da circa una settimana al Codacons, per essere appoggiati legalmente nella battaglia. Il Codacons non s’è fatto attendere: fatta una prima diffida alle Poste di Lucca, l’associazione sta mettendo in collegamento, a livello provinciale, tutti i comitati spontanei nati per il cattivo funzionamento del servizio. «Tutti uniti – ha detto Fulvio Mandriota, presidente provinciale della Codacons – per denunciare in piazza i danni, soprattutto economici, causati dal disservizio. I più penalizzati sono gli invalidi civili. Ricevere l’avviso della visita in ritardo, per loro, sognifica subire un danno ingente». Per quanto riguarda i problemi del morianese, invece, il Codacons ha fatto sue le istanze dei cittadini, che spera di risolvere con questa pubblica assemblea. L’azione legale non è esclusa, ma è tenuta come ultima soluzione. Soltanto di fronte al nulla di fatto dopo la manifestazione, il Codacons si riterrà obbligata ad agire.
