TREVISO. È ancora in prognosi riservata, ma non sarebbe in pericolo di vita Franco Belsito, l’imprenditore di 56 anni di Vittorio Veneto (Treviso) azzannato e quasi sbranato giovedì sera dai suoi due cani, un pitbull e un rottweiler, mentre era in giardino. A dare l’allarme sono stati due vicini di casa che appena sentite le urla hanno chiamato i carabinieri che una volta intervenuti hanno dovuto abbattere gli animali perché si erano avventati anche su di loro. Ricoverato all’ospedale di Conegliano è stato subito operato perché oltre alle profonde ferite (applicati trecento punti di sutura) aveva riportato anche una lesione vascolare. L’imprenditore, 56 anni, che era rimasto coinvolto nelle inchieste sulla nuova mafia del Brenta e ha precedenti per rapina e bancarotta fraudolenta, viveva con il pittbull Babo, di poco più di un anno, e il rotweiler Lapo, di circa dieci anni, per difendersi dai ladri. Un anno fa era stato vittima di un episodio analogo, ma meno grave. In quell’occasione fu morso a un braccio e se la cavò con alcuni punti di sutura. La dinamica dell’incidente non è ancora chiara anche perché non ci sono testimoni: al momento dell’assalto Belsito era in casa da solo. Questa, ha commentato il Codacons trevigiano, è «l’ennesima dimostrazione di quanto sia sbagliato, come vuole il sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, eliminare le black list». L’organizzazione dei consumatori ricorda infatti che quello dei cani è un problema serio, che in media ogni giorno si verificano quasi duecento casi di morsicature (70.000 in un anno), ma solo quelle di razze come i pitbull fanno notizia. Di conseguenza il Codacons chiede che l’ordinanza sia potenziata con l’inserimento del patentino obbligatorio e ricorda che i cani pericolosi sono vietati ai delinquenti abituali, a chiunque abbia riportato condanne, anche non definitive, per delitto non colposo contro la persona o contro il patrimonio. E Belsito rientrava in questa categoria. La vittima, che ha precedenti penali, è stata salvata dai vicini che hanno dato l’allarme