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BAMBINA AZZANNATA DA UN CANE ESCLUSO DALL`ORDINANZA TURCO

San Giuliano Milanese. Una bambina di 10 anni è stata aggredita da un cane che era al guinzaglio del padrone ma non aveva la museruola. Il proprietario, però, non aveva l’obbligo di usare entrambe perché il cane, un pastore tedesco o un meticcio, è escluso dall’ordinanza Sirchia, ora Turco.
E’ l’ennesima dimostrazione che il Codacons ha ragione ad aver richiesto un allargamento delle razze da inserire nell’elenco di quelle potenzialmente pericolose.
Il Codacons nei giorni scorsi, infatti, ha diffidato il ministro ed il sottosegretario Martini a non eliminare l’ordinanza Turco, ma anzi a rafforzarla. Si tratta, infatti, di fare un elenco non dei cani allevati o selezionati dall’uomo in modo da essere aggressivi, ossia degli animali più "cattivi", ma semplicemente degli animali oggettivamente più potenti, con mascelle più robuste, che, a differenza di un barboncino, possono produrre danni assai più gravi all’uomo. Il Codacons nella diffida, a dimostrazione della bontà della sua tesi, aveva riportato l’elenco dei casi più gravi verificatesi in questi ultimi anni ed aveva fatto le seguenti 7 richieste:

  1. mantenere l’obbligo sia della museruola che del guinzaglio per chi conduce i cani potenzialmente più pericolosi in luoghi aperti al pubblico.
  2. prevedere un patentino obbligatorio per i cani più pericolosi.
  3. stabilire per l’esame del patentino un ticket prefissato.
  4. mantenere nell’elenco tutte le 17 razze attualmente considerate potenzialmente più pericolose.
  5. ampliare l’elenco delle 17 razze con l’inserimento di cani come il Mastino napoletano, American Staffordshire Terrier, Staffordshire Bull Terrier, Dobermann, Dogue De Bordeaux, Cane Corso…
  6. stabilire multe severe per chi non rispetta l’ordinanza e per chi non commina le sanzioni previste.
  7. modificare definitivamente l’art. 83 del Regolamento di polizia veterinaria (D.P.R. n. 320/1954).

Si ricorda che decorsi quindici giorni dalla data di ricevimento della diffida, che in tal caso scattano dal 6 agosto, se il ministero non provvederà ad accogliere le richieste il Codacons potrà rivolgersi all’autorità giudiziaria.  

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