La truffa via internet arriva a Modena attraverso la falsa maschera di BancoPostaonline. E` il tipico caso di “phishing“, ovvero una trappola in rete per attirare un cliente bancario e farsi dare i dati personali per poi prosciugare il conto. “Certo, oggi ci cascano in pochi: il pubblico del web è smaliziato. Ma se continuano a bombardare la posta elettronica, qualcuno da spennare cu sarà sempre“, commenta Fabio Galli del Codacons. Proprio Galli lancia l`allarme sull`ultimo caso di “phishing“, quello di BancoPosta, una banca che serve un enorme pubblico e che quindi, attraverso la falsa maschera che chiede i dati via e-mail, può apparire più anonima ma anche più credibile. “Sono vere trappole create da truffatori – commenta Galli – che contano con l`inganno di acquisire i codici di accesso ai conti per prosciugarli. E` bene ricordare che né le poste né le banche chiedono via e-mail dati così importanti e riservati. Chiunque riceva questi messaggi non deve assolutamente prenderli in considerazione ma cestinare immediatamente gli e-mail e segnalare l`accaduto alla Polizia Postale“. Alla Polizia Postale in effetti arrivano numerose segnalazioni di “phishing“ e non solo per BancoPostaonline. “Mi è appena arrivata la segnalazione di un “phishing“ che riguarda il Monte dei Paschi di Siena – spiega Salvatore Calabrese, a capo della Postale di Modena – in realtà è un fenomeno che riguarda tutte le banche. E` anche vero che pochi oggi ci cascano: ci si informa di più“.