E’ davvero vergognoso che una parte in causa importante e prestigiosa, come dovrebbe essere la carica del Governatore di una banca centrale, le cui funzioni antitrust sul credito e la carica a vita, che non prevede di rispondere ad alcuno del suo dispotico operato provocando così un serio ostacolo alla libera competizione tra le banche, possa ridursi a supplicare il premier Berlusconi di non perdere quei dorati privilegi peculiari alle dinastie cinesi ma assenti nelle democrazie ?
Ed è ancora più singolare che il presidente di Confindustria, piuttosto che occuparsi di grandi imprese sull’orlo del crack indebitate fino al collo con le banche per farle uscire dalla crisi, cerchi di dettare l’agenda politica al Parlamento negando l’evidenza dei fatti, ossia che gli attuali assetti di Bankitalia, la difesa dei privilegi, il protezionismo bancario, rappresentano la palla al piede all’armonico ed ordinato sviluppo del paese.
Intesaconsumatori soddisfatta della carica a termine per il Governatore di Bankitalia, che dovrebbe significare il ?termine del mandato? e per le funzioni Antitrust sulle banche, finalmente assegnate all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, denuncia il passo indietro sul falso in bilancio, al contrario della legislazione americana che sanziona con 20 anni di carcere gli autori dei bilanci falsi e della richiesta europea di sanzionare l’Italia per aver depenalizzato il reato.
INTESACONSUMATORI disapprova infine i tentativi di pressione fatti ieri per eludere le richieste dei risparmiatori sui futuri assetti della vigilanza bancaria e per il voltafaccia smaccato di commissari, che in una prima fase avrebbero approvato l’emendamento dell’on.le Benvenuto sui bond argentini che obbligava le banche al riacquisto, salvo poi rimangiarsi il voto durante la successiva verifica.