Troppe vittime si registrano in Italia a causa di interventi di tipo
estetico per dimagrire o migliorare il proprio aspetto fisico. Così il
Codacons commenta il caso del 33enne morto presso l`Ospedale Miulli di
Acquaviva delle Fonti (Bari). Senza entrare nel merito della vicenda,
sulla quale indaga la magistratura, è nota la delicatezza di tali
interventi, spesso affrontati con eccessiva facilità e in condizioni
igieniche precarie o, come le cronache insegnano, all`interno di
ambulatori privati e improvvisati che non rispettano i requisiti minimi
di sicurezza. Per questo – prosegue il Codacons – è indispensabile
eseguire controlli a tappeto su strutture pubbliche e private che
effettuano lifting, mastoplastiche, rinoplastiche, ecc., al fine di
accertare il rispetto delle norme e garantire la sicurezza dei pazienti
che si sottopongono a interventi di chirurgia estetica.
L`episodio si aggiunge allo scandalo dell`ospedale di Castellaneta –
sostiene l`associazione – e rende la situazione della sanità pubblica
pugliese ancora più inquietante. Per questo riteniamo sia giunto il
momento di chiamare in causa i vertici dell`assessorato regionale alla
sanità, le cui responsabilità devono essere verificate da parte della
magistratura in relazione al compito dell`amministrazione di garantire
la salute e l`efficienza delle strutture sanitarie in Puglia.