Il Tar del Veneto ha bocciato l`ampliamento della base americana a Vicenza. “Nel motivare la decisione – secondo fonte Codacons, una delle associazioni che ha promosso la causa – il Tar sottolinea che è mancata la consultazione della popolazione interessata nonostante fosse prevista nel memorandum Usa-Italia“. L`Avvocatura dello Stato si era opposta alla richiesta di sospendere l`autorizzazione, sostenendo che comunque non si costruirà nulla almeno fino a che non sarà data un`autorizzazione definitiva a seguito della redazione di un nuovo progetto che prevede l`ampliamento ad ovest della pista e non ad est come avviene attualmente. Secondo il Codacons, il Tar avrebbe accolto in particolare i dubbi manifestati sulla Vinca (Valutazione di incidenza ambientale) depositata dalla Regione che – appunto – “pur intitolata `Progetto ovest`, sembra riferirsi al vecchio progetto e non tenere in alcun conto il progetto alternativo richiesto dal Commissario Costa che prevedeva accesso alla base da nord“. La valutazione è incentrata sul rischio di inquinamento delle falde acquifere superficiali di livello “medio-elevato“, ma prevede anche il divieto di insediamenti al di sotto dei 4 metri di profondità , il che rende impossibile il previsto tunnel di un chilometro che dovrebbe essere realizzato a una profondità tra i 30 e i 50 metri. Il tunnel è quello della futura tangenziale nord, che taglierebbe in due l`area dell`aeroporto. Insomma la questione è articolata e anche la relativa velocità di decisione del Tar deve avere molto impegnato i giudici. Inoltre sarebbe “illegale anche l`autorizzazione del direttore generale del Ministero della Difesa senza la previa verifica ex ante delle condizioni apposte all`autorizzazione stessa“. Non solo, ma il Tar dopo aver espresso parere sulla “consultazione popolare“ ha anche giudicato illegittimo il bando di gara, “poiche` effettuato senza la procedura di evidenza pubblica prevista dalla legge“. E bocciato pure il consenso “espresso dal Governo nella persona del Presidente del Consiglio Romano Prodi, poiché dato in `modo verbale`. Un modo – riferisce il Codacons – che il Tar definisce, `extra ordinem` e “illegittimo“, così come illegittima è “l`autorizzazione rilasciata da un dirigente del Ministero della Difesa senza una assunzione di responsabilità formale e scritta del Governo“. Insomma per il giudici amministrativi l`assenso del Governo Italiano “risulta essere stato formulato, del tutto impropriamente, da un dirigente del Ministero della Difesa, al di fuori di qualsiasi possibile imputazione e competenze e di responsabilità ad esso ascrivibili in relazione all`altissimo rilievo della materia“. Secondo l`associazione dei consumatori “la motivazione espressa dal Tar è ancora più soddisfacente di quanto ci si poteva aspettare, poiché i giudici sono entrati nel merito dell`intero procedimento, contestandolo pezzo per pezzo come il Codacons chiedeva“. E intanto si avvicina la battaglia finale: giovedì 26 il Consiglio comunale di Vicenza deciderà se e come fare “un qualche“ referendum. Il primo luglio le chiavi del settore ovest del Dal Molin saranno consegnate agli americani. A ottobre dovrebbero cominciare i lavori di ampliamento. A Novembre – aggiunge il neo assessore alla Pace di Vicenza, John Giuliari, si elegge il nuovo Presidente degli Stati Uniti!.