Grazie al Comune di Vicenza sceso in campo a fianco del Codacons per opporsi al raddoppio della base usa domani davanti al Consiglio di stato, chiamato a decidere se confermare o meno la decisione del Tar Veneto sui lavori per l’ampliamento della base Usa Dal Molin, saranno presentati clamorosi documenti finora tenuti rigorosamente nascosti.
Si tratta della relazione tecnica dell’ufficio del genio civile di violenza distretto idrografico Brenta-Bacchiglione datata 7 marzo 2007 ma tenuta fino ad oggi rigorosamente segreta nonostante sia indirizzata sia al comando USA SETAF di Vicenza sia alla Regione Veneto. Orbene nella relazione si legge:_
“…la sponda e quindi anche il modesto rilevato arginale che costeggiano la struttura militare versano in precarie condizioni di stabilità e di degrado e presentano diffusi franamenti e fitta colonizzazione da vegetazione infestante d’alto fusto….per cui si ritiene allo stato attuale l’intera zona aeroportuale sia soggetta a rischio allagamento per eventi Tr=10-15 anni e che per la sua messa in sicurezza si rendono necessari lavori di ricalibratura e completamento del rilevato arginale che la delimita lungo il Bacchiglione nonché di stabilizzazione della sponda: tali interventi richiederebbero peraltro l’arretramento dell’esistente recinzione…â€
Insomma un ennesimo ostacolo insormontabile, dopo il rischio di inquinamento delle acque che arrivano alla provincia di Padova e il tunnel che dovrebbe correre a 50 metri di profondità con altissimo rischio di inquinamento delle falde acquifere, emerge oggi per il raddoppio della base Usa.
Il 29 intanto il Consiglio di stato si pronuncerà anche se la fissazione della decisione finale di merito all’ 8 ottobre fa ritenere che qualsiasi sia la decisione del Cds ormai la parola definitiva si avrò a Venezia davanti al Tar proprio l’8 ottobre prossimo