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BASE USA DI VICENZA: DEPOSITATO OGGI RICORSO PER REVOCAZIONE CONTRO LA DECISIONE DEL CONSIGLIO DI STATO

 Il Codacons ha depositato oggi l’annunciato ricorso per revocazione contro la decisione del Consiglio di Stato sulla base Usa di Vicenza. Queste le principali osservazioni contenute nel ricorso:

“l’appello è stato accolto solo perché l’avvocatura dello Stato, in perfetta buona fede, aveva dichiarato al Giudice che la consegna dell’area serviva solo per redigere il nuovo progetto e non per distruggere gli edifici e gli alberi. L’amministrazione quindi ha dato elementi non veri, non sappiamo se con dolo della parte, ma certo in coerenza con il comportamento processuale tenuto davanti al TAR davvero vergognoso che non ha consentito al TAR di esaminare gli atti lesivi dei ricorrenti tenuti accuratamente nascosti dalla p.a..

Questi sono fatti sopravvenuti gravissimi che erano sconosciuti al momento della decisione – anzi erano conosciuti e comunicati elementi contrari e non veri – che rendono ammissibile la nuova domanda di modifica della ordinanza e di sospensione degli atti impugnati in primo grado. […]

Il Consiglio di Stato afferma che i profili ambientali apparirebbero privi di riscontri concreti, travisando completamente i fatti ed i documenti in atti e facendo intendere quindi di non aver valutato e preso in esame alcuna delle considerazioni svolte e dei documenti sempre depositati in atti sulla base dei quali si è chiesto l’annullamento degli atti impugnati.

Sicuramente ha omesso di prendere in considerazione il parere negativo espresso dal Responsabile del Settore Edilizia Privata del Comune di Vicenza sui progetti di ampliamento della base militare in questione, in quanto contrastanti con gli strumenti urbanistici del Comune, parere reso a seguito di apposita richiesta formulatagli dalla Regione Veneto. Così come, sempre in base alla frase riportata ed estrapolata dall’ordinanza di cui si chiede la revocazione, si evince chiaramente che codesto Ecc.mo Consiglio di Stato non ha valutato e considerato nemmeno le risultanze contenute nello stesso VINCA – redatto dagli americani e quindi da mano non sospetta di contrarieta’ al raddoppio della base. Infatti, da tale Studio di incidenza ambientale, contrassegnato peraltro da una stridente contraddizione tra premesse e conclusioni, emergevano gravi pericoli per l’integrità dello straordinario habitat della zona interessata dall’intervento de quo, sui quali, si ripete, il Consiglio di Stato incredibilmente si è pronunciato per la loro…INESISTENZA MA SENZA SPIEGARE COME UN RISCHIO SCRITTO DOCUMENTATO E ESISTENTE …NON SIA CONCRETO ED ESISTENTE!!!!”

Si legge ancora nel ricorso:

Il punto 6) delle ultime righe della ordinanza-sentenza è assolutamente errato, inammissibile e pericolosissimo: il CDS ha ritenuto di affermare che “non appaiono comprovate ragioni di danno ambientale capaci di costituire ostacolo alla realizzazione delle opere in questione”. Ora chiediamo al CDS di spiegare a noi e ai cittadini come sarà possibile raddoppiare la base ad OVEST se l’ingresso non potrà avvenire a nord perché la VIA sulla nuova strada di accesso non lo consentirà? Forse che allora si sposterà di nuovo ad EST? E chiediamo di spiegare come farà lo Stato italiano a dare ai 2500 militari USA, quanto un comune come Grottaferrata…, l’acqua se questa sarà da togliere ai padovani? Come faranno a scavare il tunnel profondo 50 metri se la VINCA scrive che non si può andare sotto i 4 metri? Come si farà a preservare il fiume Bacchiglione SIC e ZPS se non esistono argini e spazio per farlo? Come si farà a far arrivare il gas da migliaia di metri lontano? […]

Ma si evidenzia un altro errore del CDS: non avere considerato il principale motivo di ricorso in primo grado e cioè che prima si doveva fare il progetto definitivo OVEST e poi approvarlo e dopo soltanto consegnare l’area, così come esplicitamente disposto anche dal provvedimento del 4.1.08 di autorizzazione che lo stesso CdS ha totalmente ignorato ragion per la quale si chiede ora la modifica della ordinanza”.

“Per questi motivi – spiega il Presidente Codacons, Carlo Rienzi – abbiamo chiesto sia rivista la decisione del Consiglio di Stato, che appare sbagliato sulla base di criteri oggettivi. Consiglio di Stato che deciderà definitivamente sulla base Usa di Vicenza il prossimo 26 agosto”.  
 

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