E` stata fissata la data per l`udienza del Consiglio di Stato che dovrà esprimersi sul ricorso dell`avvocatura di Stato contro la sentenza del Tar del Veneto del 20 giugno, che ha bloccato i lavori per la base Usa. L`udienza sarà martedì prossimo, il 1 luglio. Forse una coincidenza, o forse no: si tratta proprio del giorno in cui è in agenda la consegna “chiavi in mano“ dell`area dell`aeroporto dal demanio agli americani. I ricorrenti, gli avvocati del Codacons, hanno ricevuto la notifica ieri. “è sorprendente questa urgenza – commenta Giancarlo Albera del coordinamento dei comitati contro la base – Il ricorso degli avvocati dello Stato risale probabilmente a venerdì, quindi il Consiglio ha fissato l`udienza per appena tre giorni dopo. Di solito si lasciano passare almeno cinque giorni dal ricorso all`udienza, per dare il tempo alle parti di approfondire le motivazioni della sentenza. Non capisco questa fretta, non c`è mica stato un attentato“. Corsia preferenziale, dunque, per il ricorso che rappresenta un vero bastone tra le ruote della macchina dei lavori per la base Usa. Le contro deduzioni dell`avvocatura di Stato potrebbero vertere sulla mancata “consultazione “ dei cittadini: i legali della pubblica amministrazione potrebbero ribaltare la questione, sostenendo che l`ordine del giorno votato dal Comune il 26 ottobre 2006 sia sufficiente a certificare la volontà della città . “Ora acquistano un significato particolare le parole di Ignazio la Russa, che dopo la sentenza del Tar aveva detto che il Consiglio di Stato rimetterà le cose a posto – continua Albera – Viene da pensare che ci siano state fortissime pressioni da parte del ministero della Difesa. La rapidità di questa convocazione non fa che confermare questi sospetti“. Venerdì l`ambasciatore Usa Ronald Spogli si era detto “assolutamente tranquillo“, e sicuro dell`esito positivo del ricorso. “Anche noi siamo tranquilli sull`esito positivo della vicenda Dal Molin – è la risposta del Presidio No Dal Molin – Un esito che non potrà che rispecchiare la volontà di gran parte della comunità vicentina, messa in luce anche dagli ultimi sondaggi: la rinuncia ad ogni progetto di mi-litarizzazione del territorio“. Intanto per oggi Rete Lilliput annuncia una provocatoria “azione investigativa “: “Saremo alle 17 presso il Dal Molin per dare una mano al nostro sindaco Variati nel capire chi sia il responsabile dell`area in questione. Proveremo a suonare al campanello del Dal Molin e vedere chi ci risponde. Nel caso infatti qualcuno intendesse iniziare “ogni attività diretta a realizzare l`intervento“ sarà necessario sapere a chi elevare contravvenzione “. Giulio Todescan Braccio di ferro Una della manifestazioni contro la base Usa. Il primo luglio è stata fissata l`udienza al Consiglio di Stato che potrebbe ribaltare il congelamento del cantiere stabilito dal Tar.