Battaglia al carovita e alle bolle speculative che continuano a falcidiare redditi e stipendi: è l`appello lanciato ai consumatori dal presidente regionale della Federconsumatori Franco Leone, che a Montesilvano ha aperto un nuovo sportello, coordinato da Alessandro Palucci. Federconsumatori porta all`attenzione un ventaglio di storie al limite dell`esasperazione, ma in cui tanti possono riconoscersi: dalla signora, vedova, che non riesce più a vivere con un reddito bruciato da tasse e dalla corsa al rialzo su alimentari e mutui, fino a chi vive con l`incubo delle truffe su bollette di luce e gas. “E` ora che inizi la riscossa dei consumatori, di fronte ai rincari eccessivi e spesso ingiustificati che dal 2001 hanno messo in ginocchio le famiglie“, ha detto Leone. Secondo i dati della Federconsumatori nella top ten delle stangate, quelle su pasta e pane che dal 2001 al 2008 avrebbero subito rincari dell`81,2% e del 50,8%. Ma il salasso per le famiglie di Pescara non ha risparmiato neppure la spesa per latte (+57,9% dal 2001), carne (+40%), gasolio (+65,8%) e benzina (+35,8%). Così, a conti fatti, per un pranzo di una famiglia a base di pasta al pomodoro, bistecca e pane, si spendono oggi più di 21 euro, mentre sette anni fa la spesa non arrivava ai 15. E ci sarebbe lo spettro della speculazione e dei cartelli tra produttori e tra catene di distribuzione, dietro i prezzi al galoppo. “Gli aumenti sul prodotto finale in qualche caso sono giustificati dai rincari delle materie prime ma non si capisce come ad esempio, a fronte di una riduzione del prezzo del grano duro, la pasta e il pane siano continuati ad aumentare dal 2007 al 2008 del 26% e del 16%““ dice ancora Leone. Ed ecco che nella guerra a colpi di “3 per 2“ ed offerte speciali lanciata da supermercati ed ipermercati dell`area metropolitana pescarese, non sembra scattata la corsa alla concorrenza che avrebbe dovuto abbattere i prezzi. Così, per gli alimentari, e in particolare per frutta e verdura, la ricetta per raffreddare i prezzi è quella di incentivare la filiera corta. “Bisogna chiedere alle amministrazioni comunali di mettere a disposizione più spazi per la vendita diretta dei prodotti perché la filiera corta, abbattendo i passaggi nella catena di distribuzione, fa risparmiare sugli alimentari“, dicono ancora dalla Federconsumatori. E contro il carovita, a Pescara già si annunciano le barricate con lo “sciopero della pagnotta“ e una manifestazione in piazza Garibaldi: le associazioni Adoc-Adusbef-Codacons-Federconsumatori e Codici invitano i consumatori ad astenersi, il 18 settembre, dall`acquistare e consumare pane e pasta e a risparmiare su energia e carburanti. Tempi duri, infatti, anche per energia e servizi. “Nonostante ci sia stata una liberalizzazione di molti settori, i prezzi non hanno risentito del beneficio della concorrenza -dice Leone- I consumatori dovrebbero unirsi in gruppi di acquisto per contrattare i prezzi con il miglior offerente. Questo può essere fatto ad esempio per il gas domestico, ma non solo“.