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Battezzato a fucecchio il “Comitato Antimulte“

E` STATO tenuto a battesimo lunedì sera, in un incontro fra un gruppo di cittadini coordinato da Stefano Cartocci, Codancons e i sindacati Uil e Ugl, il “Comitato Antimulte“ il cui scopo primario, oltre ad offrire un sostegno a chi abbia subito contestazioni vessatorie specialmente per mezzo dei sistemi automatici come gli autovelox, è quello d`intervenire presso le amministrazioni comunali del Circondario affinché rivedano ai fini di una prevenzione e non della sola azione sanzionatoria la politica della sicurezza sulle strade. La riunione, davvero partecipata anche da “tartassati“ dei comuni di Empoli, Cerreto, Vinci nonché delle frazioni collinari oltre che della discussa superstrada Fi-Pi-Li, ha messo sotto accusa l`utilizzo degli autovelox collocati ?com`è stato sottolineato dallo stesso Cartocci- non come deterrenti dei comportamenti a rischio alla guida bensi` in maniera insidiosa, con lo scopo di “fare cassetta“ com`è dimostrato, ad esempio, nel bilancio comunale fucecchiese del 2008 dove anziché programmare azioni dissuasive e, appunto, di prevenzione, si è addirittura calcolato un aumento delle entrate, per le contravvenzioni, di ben 70 mila euro rispetto al 2007. IL COMITATO effettuerà una raccolta di firme proprio per sollecitare una riconsiderazione delle politiche del codice stradale che in certi casi come a Gambassi hanno visto l`impiego dei proventi delle multe per organizzare corsi di recupero punti per gli automobilisti cui erano stati decurtati. “Nessuno vuol difendere chi mette in pericolo la vita altrui guidando sconsideratamente ?ha detto Pier Ulisse Gasparri, che è fra i costituenti del Comitato- bensi` coloro che, magari lavoratori a reddito fisso, per un colpo d`acceleratore senza conseguenze vengono multati per centinaia di euro con le immaginabili conseguenze sul reddito familiare“. Codacons organizzerà i ricorsi legali contro le sanzioni ritenute ingiuste. Cartocci, poi, ha contestato l`affido delle esazioni sanzionatorie a ditte esterne, come ha fatto Cerreto Guidi con una società di Rimini, che comporta notifiche a suo parere di dubbio valore giuridico: “Dobbiamo contestare questo meccanismo che colpisce i cittadini. E vogliamo che sia la Polizia Municipale, non le reti telematiche, a controllare le nostre strade, in maniera intelligente e soprattutto mirata, diversificando la disposizione delle pattuglie a seconda delle necessità“. Contestata, infine, la segnaletica che spesso non è conforme a quanto previsto dall`articolo 45 del Codice della Strada. “E se la segnaletica è sbagliata, le contravvenzioni sono nulle“.

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