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BEFANA MAGRA PER I ROMANI:








Un euro di cioccolata da 60 grammi oggi per i poveri romani intenzionati a confezionare la consueta calza della befana costava 2,40 euro per 60 grammi di materia prima, ossia, considerato che fabbricare una cioccolata a forma di euro non costa un centesimo in più che fabbricare un qualsiasi altro cioccolatino, il costo al chilogrammo è di 40 euro, ossia 80.000 vecchie lire, più dell’argento, quasi la metà dell’oro zecchino.

Una calza costosa quella della Befana romana, i cui prezzi, per una calza vuota, vanno da 1,50 a 9 euro. Se la si vuole invece acquistare già con dolci e caramelle, occorre sborsare dai 7 ai 50 euro. Proibitivi i costi di cioccolata dai 6 ai 13 euro al Kg e del carbone (un pezzo da 35 grammi costa a Roma 0,50 euro).



Intanto gli ispettori del Codacons hanno girato per la città dopo le numerose telefonate di turisti incavolati perché tutti i negozi erano sbarrati: 10% aperti a via Cola Di Rienzo, 5% a via Candia e viale Giulio Cesare, 20% al centro, Piazza Navona, Via del Corso e dintorni, Viale Marconi chiuso completamente tranne Upim e Prenatal, Granai aperti; aperti solo i supermercati.
Il significato di questo fenomeno, spiega il Codacons, risiede nel fatto che i commercianti hanno preferito mantenere le saracinesche abbassate per mancanza d’affari. I consumatori, infatti, dopo gli acquisti di Natale, le spese di Capodanno e la mazzata sulle tariffe arrivata l’1 gennaio 2003, non sono intenzionati a spendere e preferiscono, giustamente, tirare la cinghia.
Tuttavia siamo in presenza di un fenomeno negativo, continua l’associazione, perché così si impedisce di far acquistare ai turisti, che invece non hanno risentito dell’effetto euro sul portafogli, dirottando gli stessi verso bancarelle e ambulanti. Senza contare che l’immagine che così si dà dell’Italia non è certo delle migliori.

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