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BENZINA: LA CORSA DEL PREZZO DEL CARBURANTE E IL LASSISMO DEL GOVERNO STANNO ROVINANDO LE VACANZE






Nuovi, assurdi record raggiunti oggi dal prezzo della benzina, che ha fatto registrare il suo massimo storico in città, con 1,17? al litro.
L’IntesaConsumatori, che immagina specie sulle autostrade, un ulteriore innalzamento del prezzo del carburante in corrispondenza del prossimo week-end di esodo, torna a puntare il dito contro la doppia velocità del prezzo alla pompa, sensibilissima nel captare l’aumento del prezzo del greggio al barile e lentissima in caso contrario.

Il Governo, fa sapere l’IntesaConsumatori, non può rimanere inerte rispetto a questo fenomeno. Le famiglie italiane, già strozzate da una politica economica dissennata e costrette a rinunciare alle vacanze o parte di esse, stanno vivendo un dramma nel dramma, quello di dover ulteriormente contenere le spese perché impaurite dal possibile innalzamento di prezzi e tariffe a settembre.

Oltre all’aggravio di spesa nel 2004 di 416 euro per il carburante infatti, IntesaConsumatori ipotizza ulteriori 40 euro di spesa aggiuntiva per la crescita dei prezzi al dettaglio (l’andamento della benzina incide in misura dello 0,1-0,15% sui prezzi dei beni trasportati), altri 50? per i trasporti (soprattutto le compagnie aeree stanno risentendo del fenomeno e sicuramente si rifaranno aumentando le tariffe) e 20? per il possibile aumento delle tariffe di luce e gas.

L’Intesa pertanto torna a proporre al Governo (che più volte specie in campagna elettorale si era lasciato andare a promesse sulla defiscalizzazione della benzina) misure immediate per controllare il fenomeno affinché:



· Siano prese immediate misure fiscali per sterilizzare gli aumenti, pari ad un bonus di almeno 4-5 cent. al litro, sia sulla benzina che sul gasolio da autotrazione;



· Si crei una commissione parlamentare di inchiesta per monitorare il settore e colpire la speculazione dei petrolieri;



· Siano prese misure legislative urgenti per rendere trasparenti i prezzi dei carburanti, sia quando aumentano che quando scendono;



· Si consenta la vendita dei carburanti alla grande distribuzione, seguendo l’esempio francese, dove viene venduto il 60% dell’erogato a prezzi inferiori del 15% rispetto a quelli praticati dai grossi marchi petroliferi;



· Sia messa in pratica l’idea dell’IntesaConsumatori che da anni chiede la sistemazione sulle autostrade dei Benzacartelloni, su cui segnalare i prezzi delle diverse compagnie e la distanza chilometrica dalle rispettive stazioni di servizio;


· Si completi la riforma della rete distributiva, bloccata da veti e contro-veti creati ad arte per lasciare immutata la situazione a danno dei consumatori;


· Sia studiato un meccanismo capace di interdire alla stessa compagnia un differente prezzo del carburante tra città e autostrade.


Se le richieste dell’IntesaConsumatori non saranno accettate, Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori, faranno sentire ancor più forte la voce dei cittadini proponendo il boicottaggio delle compagnie che aumenteranno di più il prezzo alla pompa e durante lo sciopero della spesa del 16 settembre prossimo.






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