Se verrà accertato il cartello anticoncorrenza ipotizzato dall’Antitrust nei confronti dalle compagnie petrolifere, e gli effetti dello stesso sui prezzi dei carburanti alla pompa, le compagnie saranno chiamate a restituire agli automobilisti le somme indebitamente percepite negli anni.
Cifra che per il Codacons potrebbe arrivare a 4,4 miliardi di euro, così calcolata: supponendo che un eventuale accordo tra le compagnie sui prezzi della benzina possa aver determinato un ipotetico sovraprezzo alla pompa pari a 0,020 euro per ogni litro di carburante; considerato i consumi medi annui di carburante da parte di una famiglia (circa 2.000 litri), si otterrebbe che ogni anno la totalità delle famiglie italiane avrebbe sborsato ben 880 milioni di euro in più per i rifornimenti. Che per 5 anni fanno la bellezza di 4,4 miliardi di euro!
?Se verrà accertato il cartello anticoncorrenza faremo partire migliaia di cause di indennizzo dinanzi ai Giudici di pace di tutta Italia, così come fu per l’rc auto ? afferma il Presidente Codacons, Carlo Rienzi ? Intanto invitiamo Ministeri, enti pubblici, Comuni, Province e Regioni a disdettare i contratti di fornitura di benzina e gasolio stipulati con le compagnie indagate, e rifornirsi all’estero dove, tra le altre cose, i prezzi dei carburanti sono decisamente inferiori rispetto all’Italia?.