In relazione all’esperimento appena avvenuto al Cern, il Codacons ha deciso di intervenire contro l’ondata unilaterale di informazione a favore della scienza emersa in questi giorni e che ora, dopo il successo dell’esperimento, sta ulteriormente montando. Siccome il mondo non è finito, ecco che si stanno ridicolizzando gli scienziati che sollevavano dei dubbi come se fossero dei maghi invasati. Sbagliato, visto che il vero scienziato dovrebbe sempre dubitare.
Infatti, se è certamente vero che secondo i fisici teorici da quando l’universo esiste i raggi cosmici nella galassia si sono scontrati miliardi di volte, esattamente come avvenuto nell’esperimento, senza che sia mai successo nulla di catastrofico, il punto è un altro: è dimostrato teoricamente che la probabilità che un buco nero possa prodursi durante l’esperimento è equivalente a zero? E’ questo quello che il Codacons chiede agli scienziati. A tal proposito citiamo quanto detto, in tempi non sospetti, da alcuni scienziati nella trasmissione Report, trasmessa dai Raitre il 5 novembre 2000 (la loro qualifica si riferisce a quello che erano nel 2000, all’epoca in cui sono stati intervistati):
Mario Bruschi – Fisico – Universita’ La Sapienza di Roma: "Alcuni fisici teorici dicono che vi e’ una possibilita’ che nel corso dell’esperimento si verifichi una situazione tale da portare alla distruzione dell’intero genere umano, delle piante, degli animali di tutto pianeta. Questo e’ il rischio, questo il pericolo a cui si può andare incontro". E poi: "Se dico che la probabilita’, nell’ipotesi piu’ pessimistica, e’ che in un milione di anni si verifichera’ una volta sola, non voglio dire che si verifichera’ al milionesimo anno, potrebbe verificarsi domani. La probabilita’ è di questo tipo." E infine: "Questa decisione di partire con l’esperimento nonostante non sia stata stimata in maniera attendibile la probabilita’ di un evento cosi’ catastrofico, come la distruzione dell’intero pianeta, e’ una decisione assurda, stupida, irragionevole e soprattutto e’ una decisione immorale".
Carlo Bernardini – Fisico – Universita’ La Sapienza di Roma: "In questi esperimenti si produce della materia che in natura non esiste. Questa materia puo’ avere la proprieta’ di essere onnivora, nel senso che comincia ad assorbire la materia intorno e a trasformarla in materia di questo nuovo tipo. Crea una sorta di valanga che naturalmente e’ incompatibile con la vita e con una infinita’ di cose. Il rischio e’ quello."
Francesco Calogero- Fisico – Universita’ La Sapienza: "La probabilita’ di produrre questa particella assassina e’ piccola. Se questa probabilita’ e’ piccola il fatto che non la si sia prodotta subito non garantisce che non possa essere prodotta piu’ tardi. Quindi da questo punto di vista non e’ vero che se l’esperimento e’ cominciato e non e’ successa subito una catastrofe, una catastrofe non puo’ avvenire in seguito".
Le dichiarazioni di Alvaro De Rujula – Fisico – Cern di Ginevra – che ovviamente erano favorevoli all’esperimento, in realtà erano molto preoccupanti: "È una probabilita’ cosi’ remota che l’esperimento fallisca, che se anche tutti i paesi del mondo decidessero di fare questo esperimento non ci sarebbero rischi per nessuno". E poi "non possiamo fare dei calcoli completamente convincenti da poter dire che queste cose non si produranno". Quando gli chiedono se l’esperimento è sicuro, la risposta è: "No certo. Non so cosa vuol dire un esperimento sicuro. Se un esperimento fosse sicuro vorrebbe dire che conosciamo la risposta, se sapessimo la risposta allora non ci sarebbe motivo di fare l’esperimento". E infine: "Un fisico non puo’ dire mai rischio zero, perche’ lo zero non esiste. Quello che uno deve domandarsi qual’e’ la probabilita’ che questo capiti, se la probabilita’ che una cosa di questo tipo capiti e’ tale che non capitera’ nulla da qui a dieci miliardi di anni possiamo stare tranquilli." e infine "perche’ se uno si preoccupa di questo dovrebbe preoccuparsi di tantissime altre cose ugualmente probabili. Ad esempio che ci sia un forte vento in Africa centrale che, sollevato un rinoceronte, ce lo faccia cadere sulla testa. Queste sono delle probabilita’ dello stesso tipo."
Già, ma se cade un rinoceronte muore un uomo, se sparisce la terra moriamo tutti. A ottobre, quindi, speriamo di cavarcela….