La morte del piccola Mattia, sbranato da un randagio, ha riverberato tante paure su un caso di aggressione da cane randagio, che ha richiesto l’intervento dei medici. è successo nel tardo pomeriggio di lunedì. Vittima ne è stata una bimba di 6 anni di Nettuno. Giocava nel giardino, quando è stata assalita da un cane che girovagava per strada. Ha riportato ferite ed escoriazioni al volto. Le sue condizioni, serie ma non gravi, non hanno reso necessario il ricovero. è rimasto come un incubo per la ragazzina l’esperienza vissuta in un pomeriggio di divertimento. Tra le tante storie della cronaca nazionale (ogni anno, accusa il Codacons, vengono denunciati 70 mila casi di aggressione compiute dagli amici (?) a quattro zampe; in provincia è ancora vivo il ricordo drammatico di quanto successo il 21 agosto 2002 a Cisterna, quando una bimba di 6 anni fu sfigurata al volto da un rottweiler, che aveva rotto la catena) si tratta di un episodio minore, relegato, al momento, tra le scarne note di un registro d’ospedale e duraturo nei ricordi solo di chi l’ha vissuto in prima persona. La notizia è frammentata. Nell’essenziale è successo questo. Era il tardo pomeriggio. A.L., una bimba di 6 anni di Nettuno, era impegnata a giocare in giardino. Non è dato sapere se la piccola era ospite, assieme alla madre, in casa d’altri o se le due donne si trovassero a casa propria. Il caso ha voluto che il cancello fosse aperto. Attraverso l’ingresso libero sarebbe passato un cane randagio. La dinamica dell’incidente non è nota. Resta il fatto che, intorno alle 19:00, la bimba ha dovuto far ricorso alle cure dei medici dell’ospedale "Fiorini", dove è stata accompagnata dalla madre e da una conoscente. Era stata azzannata da un cane non conosciuto. A.L. presentava una ferita al volto ed escoriazioni al labbro ed al collo. Più che per il dolore di per se stesso era terrorizzata dall’esperienza vissuta e dalla sofferenza che le cure mediche avrebbero potuto arrecarle. Le sue grida lancinanti, dalla sala medicazione, hanno colpito quanti erano in sala d’attesa. Il medico di turno al Pronto Soccorso ha dovuto intervenire con dei punti di sutura al volto. Nessun ricovero. A.L. guarirà in 10 giorni. A quel che è dato conoscere, non è stata presentata denuncia alle forze di polizia locali. Non si sa se i genitori della bimba si rivolgeranno alla Ausl per ulteriori controlli. Cani-randagi killer: un problema collegato anche alle politiche dei Comuni. A Terracina, segnala i consiglieri del Pd, l’associazione che gestisce il canile comunale (260 animali) non riceve da 17 mesi alcun compenso.