(AGI) – Milano, 25 nov. – Un bimbo di sei anni e’ precipitato da una finestra di una scuola. Ma e’ una tragica fatalita’? A chiederlo polemicamente e’ il Codacons che ricorda che "il DM 18/12/1975 prevede che le scuole elementari e medie abbiano solo uno o due piani al massimo e che perche’ ci siano piu’ di due piani il Comune deve dimostrarne la necessita’ (inevitabile dice la legge) ed in ogni caso deve avere il parere preventivo del Provveditore agli studi e sentire il Consiglio di distretto. In ogni caso le classi del primo ciclo (prima e seconda), per sicurezza, devono stare sempre al piano terreno, anche per evacuare prima i bimbi piu’ piccoli in caso di emergenza. Dunque che ci faceva un bimbo di 6 anni al secondo piano o addirittura al terzo?". Il Codacons ricorda poi che "nella ricca Lombardia il 70% degli edifici non ha il certificato di agibilita’ statica, il 10% non ha il certificato di agibilita’ igienico-sanitaria, l’81% non ha il certificato prevenzione incendi, il 58% non ha impianti elettrici a norma, il 55% non ha porte antipanico ed il 70% non ha scale di sicurezza. Ma, al di la’ delle grave violazioni di legge sopra riportate, le scuole perfette ed ideali sono solo poche decine. Quante, ad esempio, hanno le finestre che si aprono verso l’esterno? Quante hanno i mobili fissati al muro e senza spigoli vivi? Quante hanno le scale larghe almeno 120 cm e munite di striscia abrasiva antiscivolo? Quante scuole, infine, fanno almeno due prove d’evacuazione nell’arco dell’anno scolastico?