Il black-out non è una calamità naturale ma deriva da scelte politiche di questo Governo e da una gestione insufficiente della rete.
Infatti, è da anni che continuiamo ad insistere che in Italia vi è una carenza strategica nel settore energetico, che ci ha portato ad una situazione sia di penuria di energia rispetto al fabbisogno sia di livelli tariffari tra i più elevati in Europa.
Anziché modernizzare l’intero settore attraverso ingenti investimenti, basati su politiche di risparmio energetico, di produzione sia dell’energia alternativa e innovativa quali il fotovoltaico, sia dell’energia derivante dal gas, il Governo è rimasto bloccato in sterili discussioni sull’utilizzo del carbone o del nucleare.
E’ mancato, inoltre, il rinnovamento della rete di interconnessione e di distribuzione al fine di evitare insufficienze e sprechi.
Non si può inoltre nella gestione della rete puntare, come si è fatto sabato notte, a coprire in fabbisogno del Paese essenzialmente attraverso l’importazione. Queste scelte sono completamente sbagliate ed aggravate dalla mancanza di un sistema di sicurezza che avrebbe dovuto avere sia una funzione di supplenza alla mancanza di energia affluente o in caso estremo attraverso la chiusura di varie utenze in territori differenziati, per poter evitare il black-out totale.
Ed è vergognoso, inoltre, sostiene l’Intesa, il gioco dello scaricabarile tra il Gestore della rete, l’Enel e il Ministro delle Attività Produttive, o, peggio ancora, il tentativo che sembra del tutto strumentale, di scaricare le responsabilità prima sulla Francia e poi sulla Svizzera.
?Vogliamo conoscere ? proseguono dall’Intesa ? la verità, soprattutto perché il Governo e il Gestore ci avevano assicurato che l’Italia non sarebbe mai stata al buio?.
L’Intesa chiede risposte immediate al Governo e che la Commissione d’inchiesta parlamentare, della quale chiediamo faccia parte un rappresentante dell’Intesa dei consumatori, sia in grado di dare una risposta concreta in tempi strettissimi per far luce sull’accaduto per evitare gli evidenti rischi di nuove e più drammatiche interruzioni di corrente, ipotesi non allarmistica ma concreta visto che a distanza di 36 ore dal black out non ne è stata data alcuna seria spiegazione.
Perciò, risultano pesanti, quindi, le responsabilità di chi ha gettato il Paese in una situazione gravissima in termini sia di sicurezza sia di danni materiali e morali.
Per l’Intesa consumatori i responsabili se ne devono andare.
L’Intesa oltre a chiedere l’apertura di un inchiesta parlamentare, ha inoltrato un esposto alla Procura della Repubblica ?per l’interruzione di pubblico servizio aggravata?. Le associazioni dei consumatori chiedono infine ?che gli utenti siano risarciti e che i funzionari rispondano personalmente di quanto accaduto?.