Fuggi, fuggi di impiegati e clienti oggi pomeriggio nella filiale di Largo Argentina della BNL. Quattro ispettori del CODACONS, infatti, hanno chiesto di parlare con il Direttore e hanno verificato che la Vicedirettrice e altri impiegati fumavano tranquillamente, nonostante che la legge sulla tutela dei lavoratori vieti assolutamente sugli ambienti di lavoro il fumo del tabacco. Dopo una breve, ma garbata contestazione, e il consueto nascondere le sigarette da parte di clienti e impiegati, è stato chiamato il 113 che è intervenuto rapidamente sul posto. L’ispettore della Polizia di Stato ha verbalizzato la mancanza dei cartelli di divieto, nonostante la direttiva della Presidenza del Consiglio dei Ministri, preveda che è vietato fumare in tutti i luoghi dove si eroga un servizio pubblico anche in concessione. E le banche sono gli istituti nei quali, viene svolto servizio di tesoreria, di concessionaria di servizio pubblico, di riscossione delle imposte, esse quindi rientrano in pieno nel divieto. Piccolo particolare, non irrilevante, il Direttore della banca assente per un incidente, tempo fà, aveva querelato il CODACONS, sostenendo, che nessuno nel suo istituto fumava, e quindi ritenendosi offeso da una denuncia che l’associazione aveva presentato per la stessa ragione. Il CODACONS preannuncia altri blitz: nei teatri, nelle banche, ma anche nei ristoranti e nei bar; anche questi infatti, rientrano nel divieto previsto dalla legge sulla tutela dei lavoratori la n°626/94. Intanto si attende dal Ministro Bindi l’emanazione della direttiva già preparata e approvata dalla Commissione sul tabagismo, che indichi in modo chiaro tutti i luoghi in cui è vietato fumare e dia una spinta verso una battaglia per la salute, che potrebbe salvare ogni anno tante vite umane. Per motivi direttamente o indirettamente legati al fumo, infatti, muoiono ogni anno 80.000 persone solo in Italia.