Ora basta! Pendolari di tutta Italia unitevi! I disagi subiti ancora oggi dai viaggiatori sulla linea Novara-Milano sono solo uno dei tanti episodi quotidiani. Comprendiamo, quindi, l`esasperazione dei pendolari che ha portato al blocco della linea. Il Codacons propone un`alternativa al blocco: lo sciopero del biglietto. Autoriducetevi l`abbonamento del 50%, ad esempio scegliendo una tratta più breve, fino a che il servizio non sarà reso efficiente. “Il Consumatore fa un contratto di trasporto con le ferrovie ed ha il sacrosanto diritto di viaggiare seduto – non schiacciato come una sardina – e di arrivare in orario. Altrimenti ha diritto di riavere parte del biglietto, stimiamo appunto il 50% considerato il numero di treni che giungono puntuali ed il numero delle volte in cui si trova posto“ ha dichiarato il presidente del Codacons, avv. Marco Donzelli.
Il Codacons chiede di stabilire dei rimborsi automatici per i viaggiatori, così come fatto dalla Regione Lombardia che ha previsto un meccanismo di bonus con Trenitalia e le Fnme in relazione ad un indice di affidabilità. Per quanto riguarda la Lombardia, invece, proponiamo di rivedere questi meccanismi troppo blandi, in particolare:
1) il Bonus deve valere anche quando il passeggero non trova posto ed è costretto a restare in piedi;
2) i Bonus debbono valere non solo per gli abbonamenti mensili ed annuali ma anche per i titoli ordinari ed i settimanali;
3) Nel calcolo dell`Indice di affidabilità, che somma i minuti di ritardo superiori a 5 minuti, non si può dare uguale peso ad un ritardo di 20 minuti rispetto ad uno di due ore: la media deve essere ponderata;
4) Deve essere rivisto l`elenco dei casi di forza maggiore, ossia l`elenco delle cause di ritardo non imputabili a Fnme o Trenitalia, e quindi non conteggiabili per i bonus. Un elenco spropositato che rende il bonus un`eccezione invece che una regola. A puro titolo di esempio nel contratto di servizio con FNME sono esclusi i ritardi attribuibili ai lavori in corso sulla tratta Milano Cadorna-Milano Bovisa, ossia la quasi totalità dei ritardi. L`elenco poi prosegue, ad esempio, con: astensione lavoro sciopero, avverse condizioni atmosferiche, lavori manutenzione programmati (?!?), lavori esterni, mancanza corrente ENEL, occupazione/impedimento linea, ostacolo sui binari/linea, rallentamento, rallentamento esterno, rallentamento cause manutenzione, ritardo imputabile ad altra rete… insomma, facevano prima a dire mai!