Un successo il boicottaggio europeo della benzina indetto oggi e ieri dall’Intesa dei consumatori. In Italia, il monitoraggio terminato oggi ha evidenziato che una media del 55% degli automobilisti non ha fatto rifornimento di benzina presso le pompe Api e Tamoil, e di gasolio presso quelle Fina, ossia le compagnie indicate dall’Intesa. Le 4 associazioni hanno tenuto sotto controllo ieri e oggi l’afflusso di auto inerente 19 distributori su tutto il territorio, in due diverse fasce orarie (10-12 e 14-15) e i dati raccolti sono stati confrontati con quelli registrati sabato presso gli stessi distributori e negli stessi orari.
Complessivamente nei due giorni del boicottaggio una media del 55% degli automobilisti italiani ha aderito all’iniziativa, con una maggiore partecipazione nelle regioni del nord Italia, nelle quali la percentuale di adesione sale al 65%, contro il 60% del centro e il 40% del sud. Tra le regioni del meridione si distingue la Puglia, i cui automobilisti hanno partecipato con una percentuale vicina al 53%.
I dati dimostrano quanto i consumatori italiani sentano il problema del caro-benzina, caratterizzato da prezzi dei carburanti eccessivamente alti che stentano a scendere nonostante il deprezzamento del dollaro sull’euro e la riduzione del prezzo al barile di circa il 10% in un anno.
L’Intesa dei consumatori conclude invitando l’Antitrust a vigilare sull’accordo preso tra Agip Petroli, Confcommercio e organizzazioni sindacali finalizzato a fissare un tetto massimo al prezzo della benzina, e si attivi per controllare che non vi siano comportamenti lesivi della concorrenza.
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