Ecco i primi risultati del boicottaggio della benzina indetto oggi e domani dall’Intesa dei consumatori. Con grande soddisfazione Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori annunciano che una percentuale compresa tra il 40 e il 60% degli automobilisti hanno evitato di fare rifornimento presso le pompe indicate per il boicottaggio, ossia API e TAMOIL per la benzina, e quelle FINA per il gasolio. Le 4 associazioni, avvalendosi dell’aiuto delle proprie sedi regionali, hanno tenuto sotto controllo in totale 19 distributori, sparsi sulle autostrade di tutto il territorio nazionale, confrontando l’afflusso di automobili registrato sabato scorso in due diverse fasce orarie, con l’afflusso registrato oggi, negli stessi orari (10-12 e 14-15).
Ebbene, rispetto allo stesso orario di sabato (giorno che può essere parificato, in quanto a numero di vetture sulle strade, a quello d’esodo di oggi) emerge che una percentuale compresa tra il 40 e il 60% degli automobilisti si è astenuto dal fare rifornimento proprio presso le pompe indicate dall’Intesa dei consumatori, dimostrando così di condividere in pieno la protesta delle 4 associazioni, che come noto protestano contro i petrolieri che mantengono alti i prezzi dei carburanti nonostante la rivalutazione dell’euro sul dollaro, che dovrebbe invece portare ad una riduzione del prezzo al litro vicina al 16%.
L’Intesa dei consumatori risponde inoltre alle accuse dell’Unione petrolifera, secondo cui i dati forniti dai consumatori sarebbero ?falsi?. ?Le accuse di falsità, dato che provengono da ?falsi? e ?bugiardi?, non possono che rappresentare un complimento? commentano Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori. ?I petrolieri, quando aumentano i prezzi a causa dell’incremento del dollaro, calcolano l’aumento sul prezzo totale dei carburanti. A parte questo il prezzo del barile è diminuito in un anno di circa il 10%, e il dollaro si è svalutato del 15% rispetto all’euro. Ne consegue che, anche effettuando il calcolo solo sul prezzo del carburante depurato della parte di imposte, la diminuzione di prezzo alla pompa sarebbe dovuta essere di oltre 200 lire al litro?.
All’iniziativa hanno aderito, oltre alle associazioni di consumatori straniere, anche l’associazione per la tutela del trasporto aereo, marittimo e ferroviario, quella degli utenti dei servizi turistici, l’associazione per la difesa dei diritti civili nella scuola, quella per la tutela del malato, l’associazione degli utenti dei servizi radiotelevisivi e altre ancora.
L’Intesa dei consumatori verificherà inoltre nelle prossime settimane i dati di vendita forniti dalle stesse compagnie, con quelli registrati, nello stesso periodo, lo scorso anno.