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Bollette luce e gas, un`altra stangata

Dal primo luglio la luce sarà più cara del 4,3 per cento e il gas del 4,7 per cento. E questo colpirà tutte le famiglie italiane, siano esse a medio o basso reddito. Lo ha comunicato l`Autorità per l`Energia dando una giustificazione ovvia: tutto dipende dallo tsunami-caropetrolio, cioè “l`elevata dipendenza del sistema energetico italiani dagli idrocarburi continua ad incidere fortemente sulle bollette dell`energia elettrica e del gas“. La nota che annuncia l`ennesimo aumento ricorda che “gli aumenti delle bollette registrati nei primi sei mesi dell`anno (+8 per cento per la luce e +7 per cento per il gas) sono stati più contenuti del rincaro del petrolio. E` stato possibile tutto questo per le azioni dell`autorità stessa “tese a limitare gli oneri di sistema per l`energia elettrica“. Si preoccupa del futuro, anche quello imminente, il governatore della banca d`Italia Mario Draghi. “La situazione continua ad essere critica ed è difficile dire quanto ciò durerà ancora“, ha commentato durante un seminario delle banche centrali e ha aggiunto, facendo riferimento alla crisi immobiliare degli Usa e ai prezzi petroliferi, che nell`ultima settimana e mezzo “il quadro economico e finanziario si è fatto più fragile“. Come ha reagito il governo di fronte a questa ennesima stangata? Secondo una linea che ormai gli è abituale, quella della misura `umanitaria` nei confronti delle famiglie particolarmente disagiate (e dei malati). L`esecutivo sta verificando la possibilità di dare a fine anno un bonus di 120 euro per le famiglie più numerose. Invece chiede un intervento in tutt`altro senso l`associazione dei consumatori Codacons: il governo elimini per decreto “gli extra costi“ che incidono sulle bollette. In altre parole, il Codacons vuole “un decreto urgente del governo, sulla scorta di quanto è avvenuto per la benzina, per eliminare voci che incrementano ingiustamente la spesa degli utenti per luce e gas“. Il presidente dell`Adoc Carlo Pileri ha calcolaro in 250 euro l`esborso maggiore a famiglia per i rincari e vuole approfittare dello sciopero europeo dell`energia del 29 giugno per chiedere “una riduzione delle accise del 15 per cento, il pagamento del petrolio in euro e l`adozione di nuove politiche energetiche. Bisogna assolutamente fermare la corsa del prezzo del petrolio“. Secondo il presidente dell`autorità per l`energia Alessandro Ortis, il rincaro ci sarà inesorabilemnte, ma dovrebbe essere contenuto nella soglia dei 70 euro. E conclude “non azzardando previsioni“. Già ora però la qualità della vita degli italiani costretti a stringere la cinghia si è abbassata di molto. La federazione dei pubblici esercizi ha rilevato che nell`ultimo mese il 44 per cento dei nostri concittadini non è mai andato al ristorante.

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