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Bolli auto condonati: adesso rivogliono i soldi

BOLLI AUTO condonati, ma a quattro anni dall`avvenuta definizione la direzione centrale delle entrate li rivuole indietro. Il caso viene denunciato dal Codacons e, per quanto riguarda il Riminese, interessa almeno 1.500 cittadini. L`avvocato Angelo Raffaele Beatrice, vicepresidente regionale aggiunto dell`associazione consumatori spiega la questione. “L`attuale Equitalia Cefori pretende il pagamento di bolli auto che vanno dal 1990 fino al 1994. All`epoca ? sottolinea ? i crediti venivano riscossi, per quanto riguarda l`Emilia Romagna, dalla Corit, alla quale è subentrata Equitalia. Quasi tutti i bolli, a suo tempo, furono oggetto di condono fiscale ai sensi dell`ex articolo 12, legge 22 dicembre 2002, numero 289 e su esplicito invito della Corit“. Succede che a quattro anni dall`avvenuta definizione della questione, prosegue sempre l`avvocato Beatrice, “la direzione centrale delle entrate con una comunicazione del 28 giugno 2007, ha emesso una direttiva con la quale si afferma che il condono fiscale a cui si riferisce la legge 289/2002 è attuabile solo per le tasse statali e non per quelle regionali. Su tale ordine Equitalia procede alla riscossione attraverso il fermo amministrativo o l`iscrizione ipotecaria: ovviamente il credito è salito alle stelle trattandosi di crediti risalenti a 18 e 15 anni fa“. Tale richiesta di pagamento ? sottolinea il legale ? è ingiusta e non è dovuta per una serie di motivi giuridici. Il Codacons, sede provinciale di Rimini (telefono 0541-390546/388043), si fa promotore di una serie di ricorsi in opposizione alle cartelle esattoriali e per ottenere la restituzione di quanto già versato.

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