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Bolzano, cervo in centro. Abbattimento e polemiche

Un cervo maschio ha messo a soqquadro ieri mattina il centro di Bolzano, scorrazzando all`impazzata tra piazze e vie in mezzo a passanti, bambini, automobili, negozi e portici. Bilancio: due feriti lievi, una donna e un bambino, e l`animale accerchiato dalle forze dell`ordine e abbattuto poi in un garage sotterraneo da un guardacaccia. Con una coda di polemiche. La folle corsa del cervo, un maschio di 3-4 anni a giudicare dai palchi del “trofeo“, cioè dalle corna, è iniziata verso le 11, col suo ingresso in città. Qui una donna, cercando di sottrarsi alle incornate, si è ferita a un gomito andando a sbattere contro una finestra. Poi l`animale, impaurito e spaesato, si è addentrato nelle vie più interne, nel centro storico di Bolzano. Prima è passato per via Museo, poi in Piazza delle Erbe, dove un bambino fuggendo e cadendo si è procurato delle escoriazioni. La corsa è continuata in via Portici affollata di turisti oltre che di bolzanini dove l`ungulato ha fatto ingresso anche in un paio di negozi, provocando il panico. Numerose le chiamate al 118 con l`intervento prima della polizia municipale, poi della polizia di Stato e dei vigili del fuoco e quindi degli agenti dell` Ufficio Caccia della Provincia autonoma di Bolzano, una trentina di uomini in tutto, in un inseguimento a sirene spiegate. Il cervo ha finito la sua corsa infilandosi nel garage sotterraneo di via “Mayr Nusser“ dopo un`ora di scorribande. E` qui che Heinrich Erhard, direttore dell`ufficio Caccia e Pesca, dopo aver ben riflettuto, ne ha deciso l`abbattimento. E così è stato, con tre colpi di fucile sparati da un guardacaccia. Si era anche pensato di narcotizzare l`animale, ma i fucili adatti a questa operazione erano uno in Val Pusteria e l`altro in Val Venosta. “Sarebbe servita un`ora e mezzo per averli- dice Erhard -. Se avessimo utilizzato l`elicottero lo avremmo sottratto per un tempo rilevante a eventuali altri soccorsi. L`animale poi era ferito e inoltre i cervi sono molto abbondanti e per tenere controllata la popolazione dobbiamo abbatterne più di 3000 solo quest` anno in tutta la provincia“. Il Codacons in una nota ha espresso perplessità sulla vicenda e chiama in causa la legge n. 189 del 2004, sul divieto di maltrattamento degli animali, chiedendo l`intervento della Procura di Bolzano poiché il cervo è stato ucciso mentre era ormai prigioniero e non poteva più nuocere ai passanti. Polemica anche Maria Teresa Tomada, consigliere comunale di An: “Con un bilancio di 5 miliardi di euro la Provincia potrebbe permettersi anche qualche fucile narcotizzante in più“.

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