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BOND ARGENTINA: I RISPARMIATORI ITALIANI DOPPIAMENTE TRUFFATI







La scandalosa proposta di offerta pubblica di scambio dei bond argentini, appioppati dalle banche a 450.000 risparmiatori italiani per un controvalore di 14 miliardi di euro, ha potuto prendere piede per l’inerzia della Consob, che ha dato il nulla osta ad un’offerta truffaldina sulla cui opacità non esistono più dubbi (che sarà impugnata al Tar del Lazio) e per il colpevole silenzio del ministro dell’Economia, che come Ponzio Pilato se ne è lavato le mani anche nelle riunioni internazionali e del Governo, che invece di tutelare i risparmiatori italiani sembra avere più a cuore rapporti diplomatici con il Governo argentino, che al contrario, dopo questa provocazione, dovrebbero invece essere messi subito in discussione.
Intesaconsumatori, che parteciperà lunedì al sit-in di protesta davanti a Montecitorio con le associazioni del CNCU per chiedere al Governo di respingere l’offerta, pur sicura che la maggioranza dei risparmiatori italiani non accetterà di firmare cambiali false perché con scadenza quarantennale, chiede che il Governo Berlusconi, assieme ai ministri dell’Economia Siniscalco e degli Esteri Fini, richiamino l’ambasciatore italiano per esprimere il dissenso e l’indignazione dei cittadini italiani su una formula finanziaria truffaldina che tenta di addossare all’Italia i costi del crack dell’Argentina.
Dopo il raggiro dei bond appioppati dalle banche perché paragonati ai Bot quindi sicuri, dopo l’inerzia della Consob, che a 3 anni dal crack ha approvato in due minuti un prospetto truffaldino ed opaco, ma si è ben guardata di richiedere i tabulati di carico delle banche per verificare perché, pur essendo stati acquistati dalle stesse per essere immesse nei portafogli titoli sono stati piazzati ai risparmiatori quando c’è stato sentore del fallimento, i risparmiatori italiani non possono essere oggetto di scambio di buoni rapporti diplomatici tra Governi: l’Italia ha il dovere di far sentire la sua indignazione contro un Governo argentino che pensa di far pagare il crack alla totalità dei risparmiatori.








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