Site icon Codacons Lombardia

BOND ARGENTINI: L’ABI E LE BANCHE SI CANDIDANO A RAPPRESENTARE I RISPARMIATORI







L’Abi e le banche italiane, che hanno gravissime responsabilità per aver piazzato ai risparmiatori italiani titoli (come i bond argentini) ad altissimo rischio e per aver messo a repentaglio e congelato per almeno 2-3 anni il sudato risparmio di 400.000 investitori,per un controvalore di 13,5 miliardi di euro,l’1 per cento dell’intero PIL e sequestrato cedole annue per almeno 1,2 miliardi di euro,i cui mancati incassi incidono sulla contrazione dei consumi e danneggiano l’economia, hanno la faccia tosta di voler rappresentare i consumatori nel tavolo negoziale per la ristrutturazione del debito !
Con quale credibilità si presentano per chiedere le deleghe ai clienti, dopo averli indotti ad acquistare tali titoli,omettendo di informarli compiutamente sui rischi connessi ed incrinando in tal modo il rapporto di fiducia ? Per quale ragione alcune banche, che non hanno ricevuto alcuna firma dai risparmiatori in calce all’esonero di responsabilità prevista dai regolamenti Consob (banche, Sim e SGR erano tenute a sconsigliare l’acquisto di quei titoli rischiosissimi ed a fronte all’insistenza dell’investitore,richiedere la lettera di ?manleva? da conservare agli atti),si stanno affrettando a chiedere ora tale ?esonero? e di fronte al rifiuto dei clienti, minacciano di bloccare il conto ?
Federconsumatori, Adusbef e Codacons con la finalità di rappresentare i diritti lesi dei risparmiatori di fronte alle banche ed ai governi (sia italiano che argentino), le quali rappresentano – ad oggi -circa 6.000 deleghe, invitano gli utenti di banche, Sim e SGR a non sottoscrivere alcuna delega se prima non sono state accertate le responsabilità nella vendita dei bond, perché la delega può inibire l`azione di responsabilità nei confronti delle stesse banche, ed a prestare particolare attenzione quando vengono chiamati a firmare moduli dalle banche, che spesso rappresentano l’esonero di responsabilità da una doverosa informazione, che al 90 per cento dei casi non è stata data.
Le 3 associazioni, che presenteranno un ulteriore esposto alla Consob ed alla Banca d’Italia,stigmatizzano il comportamento delle banche,la controparte dei risparmiatori non loro alleati,che a 10 mesi dal congelamento del debito argentino,non hanno dato alcuna seria informazione agli investitori ed oggi si svegliano chiedendo deleghe in bianco per gettare fumo negli occhi dell’opinione pubblica.
Adusbef, Codacons e Federconsumatori hanno sempre escluso azioni eclatanti,perché ritengono che la soluzione del problema del crack dell’Argentina non sia quella dei sequestri ?lunari? dei beni,né delle richieste di deleghe in evidente conflitto di interessi,ma della cooperazione internazionale e della pressione dell’Italia e dell’Europa verso il FMI per finanziamenti legati ad un piano credibile di risanamento.
Dopo aver incontrato il sottosegretario al ministero dell’Economia Vito Tanzi e la Consob, le 3 associazioni incontreranno il 1 ottobre p.v.il sottosegretario agli Esteri Baccini, incaricato dal Governo italiano di seguire la situazione.

Exit mobile version