La situazione dei bond CIRIO è troppo seria per permettere furberie e giochi di parole alle spalle dei risparmiatori. L’affermazione del presidente della San Paolo IMI, Masera, secondo il quale compito della sua banca era quello di ?non impedire di acquisire titoli ad alto rischio? appare come una beffa per tanti risparmiatori che hanno investito in obbligazioni, e non in azioni, proprio perché avevano una bassa propensione al rischio. Sarà la magistratura a definire il confine fra il ?non impedire? e ?il proporre? nella vendita dei bon CIRIO e la questione sarà posta dalle cause civili promosse dall’Intesa. Intanto l’intesa dei Consumatori ricorda al dottor Masera che da tutte le lettere sui giornali e dalle informazioni acquisite direttamente dai risparmiatori risulta che:
· tutti i piccoli risparmiatori possessori di bond CIRIO sono stati indotti all’acquisto credendo di prestare i soldi a una tranquilla ma solida impresa di pomodori pelati
· l’informazione può essere partita solo, o soprattutto, dalla banca
· nessun risparmiatore poteva considerare rischioso l’acquisto di bond CIRIO.
Dalle affermazioni del dottor Masera appare chiaro, quindi, che l’alto rischio dei bond CIRIO era noto, ma solo alle banche.