COMUNICATO STAMPA DEL 21-09-13
BRESCIA: MORTA BAMBINA PER BOCCONE DI TRAVERSO
IL CODACONS CHIEDE UNA CAMPAGNA INFORMATIVA SULLA MANOVRA DI HEIMLICH
GLI INCIDENTI RAPPRESENTANO LA PRIMA CAUSA DI MORTE PER I BAMBINI
E’ morta all’ospedale Niguarda di Milano la bambina di 7 anni, residente nel bresciano, che lunedì, a causa di un boccone di brioche andatole di traverso, era rimasta vittima di una grave asfissia e di un arresto cardiaco.
Per il Codacons questo tragico evento ripropone in tutta la sua drammaticità il problema di una campagna informativa a cura del Governo sulla manovra di Heimlich, di un corso obbligatorio per insegnanti ed educatori e la necessità di inserire queste tecniche in modo obbligatorio nei corsi pre-parto.
Il Codacons aveva chiesto tutto questo fin dal maggio 2010, quando un bimbo di un anno morì soffocato per un boccone di pizza a Milano ed un bimbo di 19 mesi morì in provincia di Frosinone per una caramella.
L’associazione di consumatori ricorda che per l’Organizzazione Mondiale della Sanità gli incidenti infantili costituiscono la prima causa di morte dei bambini. Dati allarmanti.
Molti di questi incidenti accidentali, però, potrebbero essere prevenuti se solo ci fosse maggiore informazione e si seguissero alcuni accorgimenti. In caso di soffocamento, ad esempio, è indispensabile che i genitori conoscano alcuni semplici cose da fare, come la Manovra di Heimlich (o le altre manovre di disostruzione pediatriche più adatte per i lattanti), purtroppo sconosciuta a mamme, papà, docenti e maestri. Spesso queste nozioni non sono insegnate nemmeno a chi frequenta i corsi pre-parto.
Per questo il Codacons aveva chiesto e richiede al ministero della Salute una campagna informativa, fatta di opuscoli e spot televisivi, che mostri concretamente che fare in caso di soffocamento, di inserire queste tecniche in modo obbligatorio nei corsi pre-parto ed, infine, chiede al ministero dell’Istruzione e della Salute di organizzare corsi obbligatori per insegnanti ed educatori a tutti i livelli: dagli asili nido all’Università, dalle colonie estive agli oratori.
In queste circostanze, infatti, intervenire con immediatezza è indispensabile. La sicurezza dei bambini dipende, insomma, da quanto vengono informati e responsabilizzati gli adulti.