A Palazzo Chigi i dipendenti timbrano. Ieri mattina sono entrati in funzione i tornelli che regolano il traffico dei dipendenti. Il battesimo è stato accolto con soddisfazione da Brunetta. «Non era mai successo nella storia di Palazzo Chigi che ci fossero i controlli in entrata e in uscita per i dipendenti», ha commentato. L’iniziativa è stata concertata con i sindacati, ha rassicurato Mauto Masi, segretario della presidenza del consiglio. Dopo aver dichiarato di aver raccolto buoni risultati contro l’assenteismo anomalo dei dipendenti pubblici, Brunetta, punta «ad avere più produttività e a garantire più servizi ai cittadini». L’assenteismo per malattia nella pubblica amministrazione «è stato ridotto in tre mesi del 50 per cento e su base annua si tratta di 60mila persone in più al lavoro». ha annunciato Brunetta alla conferenza internazionale sulla formazione alla Scuola Superiore della pubblica amministrazione. Il ministro ha ribadito che «nessun paese può permettersi una pubblica amministrazione che sia la palla al piede dell’economia» e ne ha elencato alcuni mali: «Negli ultimi 8-10 anni le dinamiche salariali sono state doppie rispetto al settore privato e ben al di sopra dei tassi di inflazione»; «il 50 per cento degli addetti è impegnato in funzioni estranee alle missioni istituzionali ma in funzioni di back-office che assicurano la sopravvivenza della stessa pubblica amministrazione»; «al sud c’è metà produttività rispetto al nord e nel settore pubblico c’è metà produttività rispetto al settore privato». E in arrivo c’è un piano di formazione per dirigenti, mutuato dal programma Erasmus, con trasferte di almeno sei mesi all’estero. «In 5-10 anni non solo si impareranno le lingue, ma si creerà anche un network di esperienze con colleghi di altri paesi» ha assicurato Brunetta. Intanto il Codacons prosegue nell’iniziativa dei «fannulloni operosi». «Sono migliaia i dipendenti della pubblica amministrazione corretti e produttivi che si sono uniti per dichiarare guerra alle illegittime norme del decreto Brunetta». ha affermato il Codacons, riferendosi al ricorso dell’associazione. Al Tar si contesterà tra l’altro la corresponsione del solo trattamento fondamentale, senza indennità o emolumenti, nei primi 10 giorni di assenza per malattia e l’estensione dell’orario di reperibilità del lavoratore malato. PROROGA IN VISTA Il governo sarebbe pronto a prorogare il blocco degli sfratti in tutta Italia. la notizia è stata data in anteprima da Gianni Alemenno, sindaco di Roma, ieri sera durante una riunione del consiglio comunale. «Ho appena parlato con il ministro per le Infrastrutture, Altero Matteoli», ha dichirato Alemanno, «che mi ha comunicato che il governo ha deciso di portare, nel consiglio dei ministri di venerdì, la proroga del blocco degli sfratti in tutta Italia». Nei giorni scorsi l’Anci aveva accolto con favore la notizia che il ministero delle infrastrutture stava studiando misure per la proroga degli sfratti.