«Applicare la class action, che stiamo riscrivendo, anche per il settore pubblico» rappresenterà «una grande innovazione, che entrerà in vigore a partire dal prossimo gennaio». Lo ha sottolineato il ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta, spiegando che in questo modo i cittadini «potranno arrabbiarsi, utilizzando le associazioni dei consumatori, fare causa a quei settori della Pubblica amministrazione che non funzionano e vederli condannati». Sul rapporto con i sindacati il ministro Brunetta si augura che «si vada nella stessa direzione, ovvero dalla parte dei cittadini». «Se gli obiettivi sono condivisi – ha affermato – la battaglia non potrà che essere la stessa. Se un sindacato si metterà di traverso per difendere i fannulloni farà una brutta fine. Alla discussione con i sindacati voglio comunque dedicare – ha concluso Brunetta – solo il 5\% del mio tempo. Il restante 95\% lo voglio dedicare ai cittadini»
Intanto sull`argomento interviene anche il Codacons che rivolge un appello al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, affinché non firmi il decreto legge che rinvia all`1 gennaio 2009 l`entrata in vigore della class action in Italia. Il rinvio della class action, secondo l`associazione dei consumatori, appare «del tutto illegittimo»: innazitutto, perché «sottrarre al cittadino seppur temporaneamente uno strumento di tutela giuridica, si pone in netto contrasto con i principi comunitari di protezione del consumatore».