MILANO. Il “gioco“ del “condannato a morte“ giustiziato sulla sedia elettrica, che da giorni attirava bambini e adulti al grande luna park presso l`Idroscalo di Milano, è stato chiuso ieri sera dalla direzione del parco giochi, dopo che molte voci si erano levate per stigmatizzare, con orrore e indignazione, quello che il sindaco di Milano ha definito “uno spettacolo indegno“. “Abbiamo dato la grazia al prigioniero“ afferma il direttore del parco, Riccardo Trebino, che, insieme al sindaco di Segrate, ieri sera ha deciso di rimuovere la macabra attrazione a causa delle polemiche che ha scatenato. Il gioco era subito stato bollato come “pornografia macabra“ dall`assessore Tiziana Maiolo e come “un`operazione vergognosa“ dall`associazione contro la pena di morte Nessuno tocchi Caino. Da quando l`attrazione dell“`esecuzione capitale“ era arrivata al luna park, in molti si fermavano tra il treno fantasma e il galeone dei pirati, inserivano un euro e facevano partire le finte scariche elettriche che “giustiziavano“ il manichino. Il tutto tra nuvole di fumo, le urla del condannato diffuse da un altoparlante e le risate della stragrande maggioranza degli spettatori. “E` solo un gioco horror“, si è difeso il giostraio, Renzo Biancato, 47 anni, cresciuto nei luna park come il nonno e il padre. Quel “condannato a morte“ era andato ad acquistarlo negli Usa per 5 mila dollari, dopo averlo visto su una rivista di settore, e l`aveva portato nel grande luna park che da 30 anni attira migliaia di persone ogni settimana, vicino al “mare“ di Milano. Aveva deciso di collocarlo all`aperto e in uno dei punti più frequentati. Ieri pomeriggio, parlando con i tanti cronisti, persino brasiliani, arrivati al luna park, Biancato diceva di sperare “che tutto il clamore mediatico faccia un po` di pubblicità “, ma anche di essere “preoccupato, perché conosco il moralismo che c`è in Italia“. Quel manichino muscoloso, a torso nudo, rasato e con gli elettrodi in testa, caviglie e polsi legati alla sedia di ferro, il giostraio ha raccontato di averlo visto già “in altri parchi in Francia e in Germania“. In Belgio, ha aggiunto, “hanno provato a toglierlo, ma poi una specie di sollevazione popolare lo ha fatto tornare“. Di bambini, accompagnati dai genitori, ne sono venuti a decine tutte le sere, dalle 21 alle 24, per vedere il condannato dimenarsi in una maniera impressionante per circa un minuto, mentre un nastro trasmette musica rock, urla e lamenti. “Ridono e nessun genitore si è mai lamentato“ ha riferito Biancato, secondo il quale “questo è solo uno spettacolo, è come un film horror“, dopo aver fatto un paragone con un gigante che poco più in là regge alcune teste mozzate. Sempre ieri pomeriggio, il direttore del luna park spiegava che era tutto in regola, perchè quell`attrazione aveva superato la verifica di agibilità e ottenuto la licenza, mentre il sindaco di Segrate, Adriano Alessandrini, chiariva che “noi siamo tenuti a decretare l`agibilità delle giostre e non certo di quel manichino che non presenta pericoli per il pubblico. Se si configura il reato di spettacolo raccapricciante, deve intervenire la magistratura, non certo noi“. Per togliere dal luna park la macabra attrazione nel pomeriggio Donato Mosella, parlamentare del Pd, ha fatto appello al ministro dell`Istruzione, al presidente della Regione Lombardia e al sindaco di Milano, il Codacons ha chiesto il sequestro alla procura e il leghista Matteo Salvini ha presentato un`interpellanza in Parlamento.