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Cala il petrolio, ma la benzina è sempre cara

Il calo del prezzo della benzina di questi ultimi giorni appare impercettibile e sembra non essere in linea con le quotazioni in forte calo del petrolio. Da una parte, il prezzo del barile di greggio continua a scendere oscillando fra i 110 e i 107 dollari ma dall`altra viene registrato un calo irrilevante sul costo del nostro carburante. I dati raccolti nella nostra città sul costo della benzina in diverse stazioni di servizio confermano quella che è la sensazione dei consumatori italiani. Il calo della benzina non convince e il caro carburante continua a farsi sentire. I DATI IN TABELLA Per capire se nell`ultimo mese ci sono state diminuzioni significative abbiamo confrontato il prezzo del carburante esposti ieri da otto benzinai della città con quelli rilevati un mese fa, sempre nelle stesse stazioni il 6 agosto. Tenendo conto che trenta giorni fa il barile costava ben dieci dollari in più, il calo della benzina appare totalmente insufficiente. Un dato significativo è proprio il calcolo della media del costo della benzina verde degli otto benzinai rilevati: 1.461 euro al litro quando il greggio era a 119 dollari al barile e solo 1.452 euro al litro ieri quando il costo del petrolio si trovava fermo a 109 dollari. Guardando i dati in tabella ci si accorge anche di come, rispetto a trenta giorni fa, la benzina verde non abbia più in nessun caso lo stesso prezzo del gasolio, che è tornato a essere meno caro della benzina senza piombo. Conti alla mano, anche nella seconda tabella a fianco i numeri rappresentano minime riduzioni dei prezzi del carburante: l`11 marzo è stata l`ultima volta che le quotazioni attuali dell`oro nero toccavano quota 109 dollari al barile come ieri mattina. In quel momento la benzina verde, mediamente, non veniva di certo sui 1.452 al litro come oggi ma stava su cifre più convenienti: ben 1388 euro al litro. SCAJOLA: PROBLEMA COSTI Sulla questione del prezzo dei carburanti ha cercato di fare chiarezza il ministro dello sviluppo economico Claudio Scajola che nella giornata di ieri ha spiegato: “Il problema del prezzo dei carburanti in Italia non è in un presunto mancato allineamento con la diminuzione delle quotazioni del petrolio ma nel costo industriale della pompa più alto che nel resto d`Europa. Il sistema internazionale degli acquisti e degli stoccaggi è fatto in modo che non è automatico che quando diminuisce il prezzo del petrolio diminuisce anche quello dei carburanti. Non si deve dimenticare ? conclude ? che sta scendendo il barile e sta salendo il dollaro“. LE ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI In una nota le associazioni dei consumatori danno sfogo a tutto il loro disappunto: “È incomprensibile che nel nostro Paese si dia ai petrolieri il lasciapassare che li autorizzi a fare ciò che vogliono sui prezzi dei carburanti: non ci aspettavamo un semaforo verde alle speculazioni“. Il Codacons ribadisce: “I carburanti devono scendere di almeno 6 cent al litro pari a 3 euro in meno a pieno“. “A luglio ? aggiungono Adusbef e Federconsumatori ? quando il petrolio ha raggiunto il record di 147 dollari al barile, il prezzo alla pompa ha reagito tempestivamente al rialzo fino a 1,56-1,57 euro al litro. Un`elasticità che non si riscontra, invece, nell`attuale fase ribassista. La discesa del greggio in agosto è stata del 21% circa mentre quello della benzina alla pompa solo del 6%“. TROPPA DISINFORMAZIONE “Paventare doppie velocità e asimmetrie sui prezzi dei carburanti produce disinformazione fuorviante ? commenta Luca Squeri, Presidente nazionale di Figisc- Confcommercio, che associa i gestori degli impianti di distribuzione carburante ?. Nel dettaglio da metà agosto a oggi il prezzo della benzina è rimasto pressoché stabile da 1,473 euro litro di Ferragosto a 1,475 di oggi mentre il prezzo del greggio è passato da 109 a 107 dollari al barile. Ma in euro/barile, visto che i prezzi poi si traducono in questa valuta, è rimasto pressoché stabile, millesimo più millesimo meno. L`argomento andrebbe affrontato seriamente con i numeri reali“. PROTESTE ANCHE IN GRAN BRETAGNA Intanto, il prezzo della benzina che non scende nonostante il calo del petrolio, fa discutere anche nel resto dell`Europa. Le associazioni dei consumatori della Gran Bretagna infatti sono sul piede di guerra. L`oro nero è ai suoi minimi da cinque mesi a questa parte eppure il prezzo della benzina alla pompa ? denuncia “AA“ l`associazione degli automobilisti britannici ? è salito di circa cinque pence nel corso dell`ultima settimana toccando i 112,72 pence al litro ovvero 1,39 euro.

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