Centinaia di utenti stanno contattando da ieri mattina il Codacons per protestare contro la partita Chievo ? Juventus, disputata domenica scorsa, il cui primo tempo è stato reso invisibile dalla nebbia.
Sia chi era presente allo stadio, sia chi da casa, tramite Stream, voleva gustare l’importante incontro calcistico, è rimasto deluso: i giocatori erano invisibili.
Tutti coloro che allo stadio o tramite Stream hanno subito la beffa di 45 minuti di nebbia – fa sapere il Codacons – acquistando un prodotto che in realtà non c’era, possono chiedere indietro i soldi per il biglietto o per la partita acquistata con la pay tv. L’associazione offrirà la propria assistenza legale per avviare delle cause contro il Chievo e contro Stream per far ottenere ai tifosi un equo rimborso.
Il Codacons, inoltre, diffida la Federcalcio ad attivarsi affinchè, in questi casi, vengano garantiti i diritti degli utenti. In particolare il Codacons chiede alla Federcalcio di informare, durante gli incontri di calcio, i tifosi presenti negli stadi, quando la visione di una partita viene resa impossibile dalla nebbia, circa la possibilità di riavere indietro i soldi del biglietto rivolgendosi direttamente ai botteghini degli stadi.
Infatti se il regolamento del gioco calcio prevede che la partita venga sospesa solo nel caso in cui l’arbitro constati che a causa della nebbia da una porta non è più possibile vedere l’altra, con l’avvento del calcio in diretta televisiva occorrerebbe pensare una regola diversa che imponga, pur proseguendo la partita ai fini dell’omologazione del risultato, alle società di restituire i soldi versati al botteghino o alle pay tv quelli versati tramite abbonamento, nel caso in cui ? e ciò avviene spesso (quest’anno già Piacenza ? Lazio l’1/12/2002) ? la visione dagli spalti o davanti i teleschermi è decisamente inferiore rispetto a quella dal campo.