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Caldo, è ancora allarme rosso



ROMA – Non si allenta la morsa del caldo che ha colpito la penisola. L`allarme rosso continua a interessare nove città italiane, dove la colonnina di mercurio oltrepasserà i 35 gradi per altri tre giorni. La protezione civile segnala che ad essere investite dall`ondata di calore sono Verona, Milano, Torino, Brescia, Rieti, Roma, Civitavecchia, Latina e Frosinone. Per tutte l`allarme è di “livello 3“, quello più alto e più a rischio per la salute della popolazione. Da domani sarà sotto la cappa d`afa anche Perugia, anche se già da dopodomani la situazione dovrebbe normalizzarsi nella città umbra. Intanto da oggi alle 14 è attivo il numero verde 1500, predisposto dai ministeri del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali per chiedere consigli e informazioni.

Particolarmente colpito dal caldo il Lazio, dove si registra il record assoluto: a Latina e Frosinone domani le temperature raggiungeranno i 38 e i 36 gradi. Ma anche il nord non sta al fresco. In particolare a Milano le temperature raggiungeranno i 35 gradi di massima (36 percepiti) e venerdì 33 di massima (35 percepiti). Nel capoluogo lombardo scatta anche l`allarme ozono, un inquinante dannoso per la salute umana e per la vegetazione: l`afa di questi giorni ne ha innalzato la concentrazione nell`aria, che ieri ha raggiunto, secondo i dati dell`Arpa, 208 mg/mc (180 mg/mc è la cosiddetta soglia di informazione) in parte della città. Corrono rischi – irritazione agli occhi e alla gola, tosse e riduzione della funzionalità polmonare – soprattutto i bambini, le persone che fanno attività fisica all`aperto e chi è affetto da malattie dell`apparato respiratorio.

Un po` di respiro, invece, rispetto ai giorni scorsi a Firenze, Napoli e Trieste. Mentre si mantengono su bassi livelli Bari, Messina, Palermo, Pescara, Reggio Calabria, Venezia e Viterbo, dove comunque le temperature non scenderanno sotto i 30 gradi percepiti. Sorti opposte invece per Bolzano, dove ieri è caduta la grandine e un nubifragio ha allagato strade, abbattuto alberi e piante e rovinato coltivazioni. La grandinata è stata tra le più forti degli ultimi trent`anni.

Con le temperature che sfiorano i 40 gradi in gran parte d`Italia è altissimo il rischio per anziani e malati. Il segretario nazionale del Codacons Francesco Tanasi ha rivolto un appello ai medici di famiglia chiedendo, fin da oggi, visite a domicilio, anche se non chiamati, per i pazienti piu` a rischio. “Si tratta di fare poche cose – dice Tanasi – come misurare la pressione, ritarare il dosaggio di alcuni farmaci, dare consigli su come fronteggiare il caldo. Poche cose, che possono essere pero` essenziali per salvare la vita agli anziani“.

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