Il Codacons ha presentato nei giorni scorsi un esposto ai Nas e alla Procura della Repubblica di Roma, relativamente ad una bevanda per bambini, denominata “Winx Club Party”.
Dalla lettura degli ingredienti di tale prodotto, che apparentemente possono risultare innocui, non si evince la presenza di sostanze che, in realtà, da vari studi risultano essere potenzialmente pericolose. Con l’ausilio dell’ Istituto di Neurobiologia e Medicina Molecolare e del Prof. Settimio Grimaldi (CNR) il Codacons ha fatto eseguire una valutazione per cronomatografia in fase liquida del liquido contenuto nella bibita denominata “Winx Club Party”. Dall’analisi sono state rilevate le seguenti sostanze: Acesulfame potassio, sodio benzoato, cocciniglia, azorubina, blu patent V, acido ciclamino.
Vari studi scientifici hanno dimostrato che, tra gli elementi individuati nella miscela, alcuni sono a rischio della salute dell’uomo, ed in particolare:
- Acesulfame Potassio: meglio conosciuto con il nome di aspartame. Numerosi sono gli studi che sostengono la dannosità dell’aspartame; induce un aumento statisticamente significativo di linfomi e leucemie maligni del rene nei ratti femmine e tumori maligni dei nervi periferici nei ratti maschi.
- Acido Ciclamino: noto per causare emicrania e altre reazioni, può essere cancerogeno, ha causato danni ai testicoli delle cavie da esperimento. Vietato negli USA e nella Gran Bretagna a causa del forte rischio di cancro. I ciclamati possono inoltre causare: dermatite, prurito, eczema e fotosensibilizzazione.
- Azoburina: secondo alcune ricerche scientifiche, l’azorubina, assieme ad un altro colorante sintetico, danneggia la corteccia surrenale. Questo colorante è proibito in Austria, Norvegia ed in Svezia. Le associazioni dei consumatori australiane hanno incluso l’azorubina nel gruppo di allergeni alimentari pericolosi per la salute, specie per le persone asmatiche intolleranti all’aspirina (e ai farmaci antifebbrili e antinfiammatori).
- Fonte di fenilanalina: si tratta di un amminoacido essenziale che, tuttavia, nel caso di soggetti affetti da una malattia denominata fenilchetonuria, può determinare problemi neurologici con conseguente ritardo nello sviluppo del sistema nervoso centrale nei bambini che ne soffrono.
Appare di tutta evidenza che i risultati dei saggi sperimentali condotti su roditori, topi e ratti, sono altamente predittivi dei rischi cancerogeni per l’uomo e che, pertanto, il rischio degli additivi tossici, singoli o in combinazione, è molto più alto per i bambini, essendo loro più vulnerabili ai cancerogeni chimici – si legge nell’esposto del Codacons – Inoltre la messa in commercio di una bibita per bambini da un lato attira gli stessi, per la veste pubblicitaria che gli è stata data, raffigurante, appunto, le proprie “eroine”, dall’altro potrebbe trarre in inganno i genitori i quali, ignorando le componenti chimiche che si celano dietro varie denominazioni, ritengono, per il solo fatto di essere in commercio, si tratti di sostanza innocua per i loro figli.
Per tali motivi l’associazione si è rivolta ai Nas e alla Procura della Repubblica, affinchè intervengano disponendo se necessario anche il sequestro del prodotto in oggetto su tutto il territorio nazionale.