Un bel regalo di Natale si prevede per i milioni di utenti che si metteranno in viaggio in macchina a Capodanno per passare le feste nei luoghi di vacanza o con i propri cari lontani. L’Unione Europea, infatti, e la Corte dei Conti stanno indagando sulle oltre 100 gare di appalto indette dalla Società Autostrade nell’ultimo anno per un valore di migliaia di miliardi di lavori e forniture. Appalti sui quali è appuntata l’attenzione ora della Corte dei Conti e, in modo anche molto riservato, l’Unione Europea. La grana che cade sulla testa dell’amministratore Vito Gamberale inattesa deriva dalle procedure seguite che, come previsto da accordi con la UE dovevano essere gestite da una o più commissioni interministeriali indipendenti, e ciò a tutela della massima concorrenza e della migliore qualità dei servizi e attrezzature e materiali impiegati per la sicurezza degli utenti. Un anno e mezzo fa il Governo accettò di rinnovare la concessione alla società Autostrade fino al 2038, ma a patto che , per evitare problemi di possibile posizione dominante nelle forniture, fossero state ?una o più commissioni indipendenti? nominate dal Ministro dei Lavori Pubblici a gestire le gare. Sembra che tutto ciò non sia avvenuto e ora sia aperta una inchiesta sulla vicenda. Il CODACONS ha notificato oggi una richiesta di accesso alla documentazione esistente al Ministero dei Lavori Pubblici e un atto di intervento nell’inchiesta sia dinanzi alla Corte dei Conti sia alla Commissione Europea. Se risulterà confermato che i bandi sono irregolari, scatterà una denuncia per omissione di atti di ufficio nei confronti dei pubblici funzionari che non avranno fatto rispettare le procedure, e la concessione decadrà insieme con i salatissimi pedaggi. Già nel 1991 il CODACONS fece annullare dal Consiglio di Stato gli aumenti del pedaggio e la società Autostrade dovette restituire a chi aveva conservato gli scontrini svariati miliardi.