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Carburanti: pochi risparmi. Consumatori e camionisti incalzano le compagnie

IL BARILE torna sopra i 70 dollari e tra martedì e mercoledì la benzina invertirà la marcia, ricominciando a salire. Molto più rapidamente di quanto non sia scesa in questi giorni. Domani, invece, sarà un?ottima giornata per fare il pieno. Si sentiranno gli effetti benefici del greggio sceso sotto i 70 dollari e la benzina calerà ancora un po?. Niente da gioire, però, perché i paesi arabi produttori di petrolio hanno annunciato tagli alla produzione, così da far risalire il prezzo. «Il mercato è in tensione ? commenta Franco Bertini, ex presidente nazionale di Faib-Confesercenti ? ma, esaurite le speculazioni, difficile che i prezzi dei carburanti tornino alle stelle. Più facile che si stabilizzino, con il petrolio che probabilmente tornerà al suo prezzo ?normale?, tra i 75 e gli 85 dollari al barile». Intanto, però, all?aumentare del prezzo del petrolio, verde e diesel schizzano in alto. Quando invece l?oro nero scende, i carburanti fanno altrettanto, ma più lentamente. Con il petrolio già al di sotto dei 70 dollari, e tornato dunque al livello di agosto 2007, la benzina verde si paga in città ancora attorno a 1,318 euro il litro e il diesel a1,285. Secondo Adoc, però, con il greggio sotto i 70 dollari, si potrebbero togliere ancora 5 centesimi dal prezzo della benzina. Il che significa che gli automobilisti che fanno un pieno potrebbero risparmiare 2,50 euro in più.  La stima di Codacons è anche più elevata. Ci sarebbero ancora 7-8 centesimi di margine, per un risparmio a pieno dai 3,5 ai 4 euro, che, in un anno, fanno dagli 86 ai 94 euro in meno di spesa. Il caro-carburante, però, più che sulle famiglie, incide sulle imprese, in particolare quelle agricole e del settore autotrasporti. «Le compagnie petrolifere continuano a imporre i prezzi dei carburanti e il Governo non ci sostiene», polemizza Luigi Trenti, presidente di Cna Autotrasporti Firenze. «Viviamo un momento difficilissimo e ? annuncia Trenti ? se i prossimi incontri con il Governo falliranno, c?è il rischio di una nuova paralisi degli autotrasporti». Entro fine mese, infatti, la categoria potrebbe proclamare un blocco dei tir per un?intera settimana, proprio a ridosso di Natale.
 

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