Corriere Fiorentino – FIRENZE – sezione: CRONACA – data: 2008-12-10 num: – pag: 7 categoria: REDAZIONALE Diossina /1 I Nas in azione in due aziende di Gambassi e Reggello Carne irlandese, maxi sequestro Ora si aspetta il verdetto dei test I carabinieri del Nas, con la collaborazione del servizio veterinario delle Asl, hanno sequestrato 17.344 chilogrammi di carne suina proveniente dall’Irlanda. La carne è congelata ed è stata sequestrata ieri in due aziende di Gambassi Terme (3.972 chili) e Reggello (13.372 chili). Ovviamente si tratta di un sequestro amministrativo a carattere cautelativo. La carne sarà sottoposta ora ad esami di laboratorio per verificare se proviene da animali alimentati con mangini contaminati da diossina. I controlli del Nas di Firenze sono scattati ieri nell’ambito dell’allarme legato ai mangimi contaminati. I militari sono arrivati alle due aziende fiorentine controllando le imprese che lavorano carne suina. A quel punto è bastato vedere gli ordini di arrivo delle carni: quelle provenienti dall’Irlanda sono state bloccate. Nulla è stato invece trovato dai carabinieri del Nas di Livorno che hanno controllato ditte di insaccati e supermercati all’ingrosso. Il sottosegretario Francesca Martini ha specificato di aver «intensificato i controlli alle frontiere sulle carni bovine irlandesi, sebbene non ci siano ancora disposizioni in questo senso dall’Unione europea». Il sequestro, ha spiegato il sottosegretario, è a scopo cautelativo: «L’importante è bloccarle ed evitare che finiscano sulle tavole degli italiani. Poi valuteremo se e come effettuare le analisi». In ogni caso, nessun rischio per cotechino e zampone natalizio: «Questi prodotti – ha rassicurato la Martini – vengono lavorati diversi mesi prima della commercializzazione, e quelli sul mercato provengono da carni lavorate prima dell’ 1 settembre, cioè la data stabilita dall’Unione europea dopo la quale c’è il rischio di contaminazione». «Da quello che ci risulta come veterinari addetti ai controlli il problema diossina non esiste», spiega Aldo Grasselli, segretario della Sivemp, la società italiana dei veterinari pubblici,. Nessun rischio, dunque: «Immediatamente dopo l’allarme diossina è stato attivato un monitoraggio sul latte bovino, e allo stato attuale non ci sono problemi ». E nessun rischio concreto neanche per la carne suina: «I consumatori possono stare tranquilli — scandisce Grasselli — gli insaccati sono stati prodotti sicuramente più di un mese fa, perché dopo l’allerta i controlli sono a tappeto, e tutta la carne che trovano in tavola è certificata, passata al vaglio e esente da ogni rischio diossina». Il Codacons, però, non si fida. L’associazione ha infatti rivolto un invito ai consumatori: «Non comprate per le prossime festività cotechino e zampone. Il Governo deve muoversi, non c’è più tempo da perdere, e deve emettere un decreto urgente che imponga subito l’etichetta di origine sulle carni suine commercializzate in Italia », afferma il Presidente Codacons, Carlo Rienzi. Che torna a chiedere, in polemica col Ministero, una cosa ben precisa: «Vogliamo inoltre sapere nel dettaglio quanti e quali controlli in laboratorio abbiano effettuato lunedì i Nas sulle carni sequestrate, e dove siano stati svolti considerando soprattutto il giorno di festa che è coinciso con l’allarme diossina».