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Caro-benzina, ottanta euro per un pieno

Non c`è pace per gli automobilisti. Il prezzo dei carburanti è arrivato ieri ad un nuovo ennesimo record, sfiorando 1,6 euro al litro. Un vero salasso per chi in questo weekend si è messo in macchina per raggiungere le località di vacanza. Ma anche per chi, più semplicemente, usa l`auto quotidianamente per andare a lavoro. Un pieno costa 78 euro La benzina sembra diventata quasi un bene di lusso, perché sui listini, nonostante il freno del supereuro che pure negli ultimi giorni ha guadagnato terreno sul dollaro, sembrano ripercuotersi quasi in automatico le impennate dei prezzi internazionali del petrolio. Complice l`indebolimento della moneta americana, il greggio è, infatti, arrivato venerdì a superare i 147 dollari al barile, in un circolo vizioso che ha mandato a picco le Borse internazionali. A far scattare i nuovi aumenti, secondo alcune fonti di settore, è stata l`Agip: il marchio del gruppo Eni ha portato sia il prezzo della verde che quello del gasolio, che ormai viaggiano di pari passo, a 1,558 euro al litro. Con un incremento di oltre 1 centesimo rispetto ai prezzi consigliati ai gestori rilevati venerdì dal Quotidiano energia. Il prezzo di un pieno è così praticamente arrivato a 78 euro per un`auto di media cilindrata. In attesa della sterilizzazione dell`Iva, annunciata dal ministro dello Sviluppo Claudio Scajola, e degli auspicati effetti sui prezzi della liberalizzazione della rete di distribuzione, contenuta nella manovra, le associazione dei consumatori insorgono per gli ennesimi rincari. Insorgono i consumatori Adusbef e Federconsumatori denunciano l`aggravio annuale che pesa sulle tasche degli automobilisti: per i pieni (due al mese) si spendono oltre 310 euro in più all`anno. Le associazioni ritengono dunque che sia venuto il tempo di dire basta ai tentennamenti e chiedono al governo di bloccare immediatamente il carico fiscale che ha procurato all`erario solo nell`ultimo anno 2,100 miliardi di euro in extragettito. In particolare, i consumatori suggeriscono di bloccare il carico fiscale attraverso la cosiddetta “accisa mobile“. È essenziale inoltre vigilare sulla “doppia velocità“ del prezzo (troppo rapido a salire quando il petrolio aumenta e troppo lento a diminuire quando le quotazioni del greggio calano) e sul differenziale “esagerato“, pari a 4-5 centesimi, tra i nostri prezzi e quelli europei. Il Codacons chiede invece di accelerare subito il processo di apertura delle pompe presso gli ipermercati in tutta Italia. Coldiretti: esplodono i costi Con l`aumento dei costi di trasporto, dovuti ai record fatti segnare dalla benzina, aumenta il consumo di prodotti locali e di stagione che due italiani su tre dichiarano di acquistare con regolarità. È quanto afferma la Coldiretti, in occasione del nuovo record fatto segnare dalla benzina, secondo cui i costi del trasporto incidono per quasi un terzo del prezzo di vendita dei prodotti che in Italia viaggiano per l`86% su strada. Ma secondo un recente studio gli italiani riscoprono il legame con il proprio territorio e si rifugiano negli alimenti prodotti nella zona in cui vivono: il 97% consuma prodotti locali. L`aumento del costo del petrolio ? precisa la Coldiretti ? ha fatto esplodere il costo dei trasporti e messo in discussione il principio base della globalizzazione in base al quale si consumano i prodotti realizzati dove costano meno. Oggi è necessario sviluppare la produzione vicino ai luoghi di consumo per motivi economici e ambientali sia nei paesi poveri che in quelli ricchi. Mangiare prodotti locali a “chilometri zero“ significa anche risparmiare e combattere l`inflazione con cibi locali e di stagione che non subiscono troppe intermediazioni e non devono percorrere lunghe distanze prima di giungere sulle tavole. Secondo un recente studio ? riferisce la Coldiretti ? un pasto medio percorre più di 1.900 km per camion, nave o aeroplano prima di arrivare sulla tavola e spesso ci vogliono più calorie di energia per portare il pasto al consumatore di quanto il pasto stesso provveda in termini nutrizionali. Privilegiando l`acquisto di prodotti locali e di stagione oltre a risparmiare ? sottolinea la Coldiretti ? si salva l`ambiente dall`inquinamento dovuto all`emissione di gas serra.

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