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CARO – CINEMA

Oggi, l’Ufficio Legale Nazionale del CODACONS, ha inoltrato a le 58 Procure della Repubblica di Italia le denunce per truffa aggravata e percezione indebita di miliardi di imposta non dovuta. Gli esposti sono partiti anche alla volta dell’AUTORITA’ GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO, del Ministero delle Finanze, della Direzione Generale Imposte Indirette, del Comandante Generale della Guardia di Finanza e della Guardia di Finanza di Roma e Milano perché si attivino nell’istruttoria prevista dalla Legge. La denuncia si basa sull’entrata in vigore della legge 133/99: ? dal 1° gennaio 2000 vengono soppresse le aliquote I.V.A. dell’imposta sugli spettacoli e l’assoggettamento alla sola IVA delle attività spettacolistiche più rilevanti comportando una consistente riduzione del complessivo carico d’imposta. In particolare il n.123) della Tabella A, parte III, come modificata, da ultimo, dall’art.6, comma 11, della Legge 13/5/99, n.133, prevede l’applicazione dell’aliquota IVA ridotta del 10 per cento per gli spettacoli cinematografici.?. In pratica tutti i biglietti dei cinema devono calare del 10 %. Dall’acquisizione di informazioni assunte poi, non risultando che le Associazioni di categoria come ad esempio l’A.N.E.C. (ASSOCIAZIONE NAZIONALE ESERCENTI CINEMATOGRAFICI) né i proprietari di sale cinematografiche individualmente, avevano ufficialmente manifestato l’intenzione di ribassare il costo del biglietto del 10%, non considerando peraltro che l’omesso adeguamento all’obbligo di ?sgravio? dei biglietti di ingresso comporta una evidente violazione della Legge 13/5/99 n.133 con l’indiscussa applicazione delle sanzioni pecuniarie amministrative e/o penali che ne comporta, è stato necessario rivolgersi alla Magistratura. Ed altresì, poiché il percepire una imposta non dovuta integra grave reato stante la natura di sostituto di imposta del percettore che la incassa per conto dello Stato e , quindi, se poi non la riversa commette una appropriazione indebita, è stato chiesto il sequestro degli incassi indebiti e la sanzione della chiusura delle sale che continuano a percepire una imposta abrogata. Ad esempio, come risulta da alcune foto del retro delle casse di alcuni cinema (ad es. il cinema Blu di borgo S.Spirito a Roma, il Savoy ) al consumatore che acquista il biglietto viene chiesta la cifra di 13.000 lire con la specifica di imposta iva, laddove il consumatore viene chiaramente ingannato da tale cartello e corrisponde una somma non dovuta che viene ancora richiesta indebitamente, configurandosi tale comportamento come possibile ipotesi di ingiusto inganno penalmente rilevante. La cassiera di tale sala, ad esempio, a precisa richiesta rivoltale da una consumatrice, attivista del Codacons, in data 9.1.2000 alle ore 16,30, ha risposto dichiarando che l’abolizione dell’imposta in questione era stata prorogata, facendo pensare che esistano direttive in tal senso concordate tra gestori. Così accade che il prezzo del biglietto sia rimasto lo stesso da prima del 31.12 a dopo ? quando l’imposta doveva essere tolta – nei cinema delle altre città di Italia esempio: di Roma (EDEN, EURCINE, REALE, SAVOY E LUCKY BLUE), di Firenze (GAMBRINUS, FIAMMA, PORTICO), di Torino (DORIA, IDEAL,ELISEO ROSSO), di Bari (AMBASCIATORI, ESEDRA, NUOVO CARELLA, ORFEO), di Napoli (AMEDEO, ARCOBALENO, ALCIONE, FIAMMA) di Milano (ARISTON, ARLECCHINO, CAVOUR, ATENEO): non risulta, allo stato, che i gestori abbiano indicato nelle biglietterie il menzionato sgravio fiscale né nessun altra comunicazione al riguardo della riduzione del biglietto di ingresso. Ossia, in pratica, alla data del 1.1.2000 è avvenuto come se tutti i gestori d’Italia insieme si fossero accordati per aumentare i biglietti del 10% tacendolo però e facendo passare l’aumento come se fosse invece il prezzo precedente, visto che lo spettatore non attento non si avvede del fatto che eliminata l’imposta il prezzo nella realtà è aumentato dell’equivalente esatto dell’imposta eliminata. Il CODACONS ha chiesto all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato di verificare i fatti così come esposti ed istruire i procedimenti amministrativi del caso ai sensi della Legge n.287/90 (intese restrittive della libertà di concorrenza ) e comminare, se del caso, le sanzioni amministrative pecuniarie ? ex Art. 15, comma 1° Legge n.287/90 ? pari alla misura che corre dall’1 al 10% del fatturato introitato dalla vendita dei biglietti non ribassati del 10% così come previsto dalla Legge fiscale novata; nonché disponga la restituzione agli utenti – che ne facciano espressa richiesta e che ne producano il titolo di ingresso nelle sale cinematografiche – delle somme pagate sine causa in eccesso del 10% a far data dal 1 gennaio 2000. Alle Procure della Repubblica, l’esponente ha chiesto di verificare i fatti così come esposti e la loro eventuale rispondenza a fattispecie penalmente rilevanti – individuandone, se del caso, eventuali responsabili – specie a mente degli articoli: 501 codice penale (aggiotaggio); 640 codice penale (truffa), osservando altresì che ai sensi dell’Art.40 C.P. non impedire un evento che si ha l’obbligo giuridico di impedire equivale a cagionarlo, va da sé che gli eventuali responsabili del mancato adeguamento del costo del biglietto – decurtato del 10% dall’attuale valore di vendita – si potrebbero esporre anche a responsabilità penale derivante da associazione di persone finalizzata alla distrazione di fondi derivanti da introiti illeciti: accantonati per l’omesso legale pagamento, effetto dello sgravio fiscale, e, dal conseguente accumulo di somme non dovute da parte di tutti quegli utenti che dal 1 gennaio 2000 hanno fruito delle sale cinematografiche pagando sine causa un eccesso del 10% sul costo di acquisto. Il CODACONS ha chiesto intanto l’immediato sequestro dei cartelli esposti sul retro della cassa del cinema Blu di Roma e Savoy e delle altre sale in cui siano esposti con le false indicazioni della perdurante esistenza dell’imposta sugli spettacoli, nonché la sanzione della immediata chiusura delle sale che proseguano a richiedere l’imposta non dovuta, nonché il sequestro degli incassi dei cinema in questione nella misura del 10% del totale degli incassi realizzati dal 1.1.2000. Testo per locali: ALLA CRONACA DI MILANO?ECC. CHIESTO IL SEQUESTRO DEGLI INCASSI DEI CINEMA?(NOMI SALE)??.NELLA NOSTRA CITTA’ TRUFFA AGGRAVATA E PERCEZIONE INDEBITA DI MILIARDI DI IMPOSTA NON DOVUTA: DENUNCIATE MIGLIAIA DI SALE CINAMATOGRAFICHE IN TUTTA ITALIA A 58 PROCURE DELLA REPUBBLICA. CHIESTO L’INTERVENTO DELL’ANTITRUST E DELLA GUARDIA DI FINANZA PER IL MANCATO RIBASSO DEI BIGLIETTI DEI CINEMA DOPO L’ABOLIZIONE DELL’IMPOSTA SUGLI SPETTACOLI. FOTOGRAFIE DI NASCOSTO ALLE CASSE DEI CINEMA E RICHIESTA DI SEQUESTRO DEGLI INCASSI PER LA RESTITUZIONE: UNA INDAGINE DEL CODACONS IN TUTTO IL PAESE SCOPRE L’IMBROGLIO. Anche nella nostra città è partita oggi l’offensiva del Codacons in difesa dei consumatori di spettacoli cinematografici: il Codacons Lombardia,( campania, ecc.) coordinato per l’iniziativa da??(donzelli?, ursini? Sorriento, mannucci per romaecc) ha iniziato un controllo a tappeto nelle sale cinematografiche della Regione per verificare in quali si continua a percepire indebitamente l’imposta sugli spettacoli sul biglietto di ingresso. E tutte le sale in questione saranno inesorabilmente denunciate alla Magistratura. (

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