Caro come il pane. Non smettono di lievitare i prezzi di pane e pasta, che ad agosto hanno registrato, rispettivamente, un aumento dello 0,3 % e dell’1,1% in relazione al costo che avevano a luglio e del 12,2% e 25,6% rispetto ad agosto 2007. Il caro-prezzi ha spinto l’Istat a rivedere il dato che a luglio indicava l’inflazione ferma al 4%: ad agosto, infatti, ha toccato quota 4,1%. Il livello più alto dal giugno 1996. "A fine anno – prevede il Codacons, che lancia lo sciopero del pane per questo giovedì – determinerà una stangata da 1.700 euro a famiglia". La Confederazione italiana agricoltori denuncia: "Il caro-prezzi taglia i consumi alimentari del 60% delle famiglie, mentre il 35% si trova costretto a rinunciare alla qualità dei prodotti e la spesa media mensile alimentare supera i 470 euro". Insomma, calano i consumi, ma decollano i prezzi. Secondo la Coldiretti, le famiglie italiane spenderanno 3,4 miliardi in più rispetto all’anno scorso. Ma la Federazione italiana panificatori parla di "demagogia" e contesta i dati. Intanto, indagano l’Antitrust e il Garante dei prezzi.