Le famiglie italiane sono state letteralmente ?spennate? da aumenti,rincari, ritocchini ed arrotondamenti che hanno comportato una perdita secca del potere di acquisto di 1.505 euro negli ultimi 12 mesi, come si può evincere dalle seguenti tabelle elaborate dall’Intesa dei Consumatori: se per l’Istat l’inflazione ?virtuale? è del 2,9 per cento,per i cittadini,colpiti dal ?caro euro?,l’inflazione reale è di almeno il 5,8 per cento !
Se Governo ed istituzioni,specie le spocchiose Bankitalia, BCE, Comitato Euro, avessero ascoltato il grido di allarme dell’Intesa dei Consumatori, che denunciava i ritocchi già in sede di conversione lira-euro, mantenendo il doppio prezzo per 12 mesi come in Francia,invece di accusarle di allarmismo ed euroterrorismo,forse si sarebbe evitato il massacro dei bilanci delle famiglie.
Fu il Governo,con gli aumenti di alcuni prezzi e tariffe di propria pertinenza,a dare il cattivo esempio e ad innescare una spirale infinita di rincari nell’autunno del 2001 autorizzando banche, assicurazioni e commercianti a sostituire i prezzi delle vecchie mille lire con 1 euro, che ha messo in ginocchio milioni di famiglie consumatrici dai redditi falcidiati.
L’Intesa dei Consumatori,unica e credibile istituzione a difesa di diritti ed interessi dei cittadini, che ha indetto due scioperi della spesa il 5 luglio ed il 12 settembre con adesioni straordinarie di milioni di italiani,accusa il Governo di inerzia se non di non complicità dei rincari,che si accinge a dare il nulla osta per aumentare le tariffe autostradali (+2,4 per cento) e ferroviarie (+4,5 per cento) il canone Rai (+ 4,7 per cento), i bollettini di conto corrente postali ( +29 per cento -da 0,77 ad 1 euro) ed una serie infinita di altri balzelli, diretti o indiretti, che colpiranno i cittadini.
Se il Governo, che aveva promesso la felicità per tutti, non è in grado di garantire lavoratori e pensionati dagli aumenti e di sanzionare comportamenti speculativi ed illeciti, faccia un passo indietro e chieda, al posto della banconota da 1 euro, come avanzato dall’ineffabile Tremonti che ritiene la banconota di carta la ?panacea? ai rincari dopo averli avallati, il ritorno alla lira !