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Caro-prezzi: Cagliari e’ un caso nazionale

Cagliari si conferma la città più esposta al carovita tra i venti capoluoghi di regione. Gli aumenti tendenziali dei prezzi registrati dall’Istat a settembre toccano il 4,2 per cento, confermando un poco invidiabile primato nazionale. Dietro Cagliari segue Torino (+4%), poi L’Aquila e Palermo (+3,9%) mentre gli aumenti più moderati sono quelli ricontrati a Potenza e Bari (+3,3%), Perugia e Roma (+3,4%), Reggio Calabria e Bologna (+3,5%). Il dato cagliaritano contrasta con il progressivo calo dell’inflazione a livello nazionale: se ad agosto i prezzi erano volati al +4,1% lo scorso mese l’aumento è sceso al +3,8%, quasi mezzo punto in meno rispetto alla città capoluogo della Sardegna. L’Istat spiega che a raffreddare i prezzi è soprattutto la frenata del settore energetico e del settore alimentare, così che l’inflazione acquisita per il 2008 sarebbe pari al 3,4% se il tasso rimanesse invariato sino alla fine dell’anno.  Per il Codacons l’inflazione reale è però del 7,8% e alla fine dell’anno la stangata per famiglia sarà di 1700 euro. Fra i prezzi in salita quello del pane (+8,6%) e della pasta (+24,9%), dei trasporti aerei (+26%) e della benzina verde (+11,5%).

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