Un manifestazione patetica e uno scaricabarile vergognoso. Così l’Intesa dei consumatori definisce la protesta messa in campo oggi da Confcommercio sulla questione del caro-prezzi. E, parafrasando il nome dato alla campagna dei commercianti, ossia ?A carte scoperte?, l’Intesa ribatte prontamente alle affermazioni di oggi di Billè: ?La manifestazione di Confcommercio è un ?bluff? per scaricare le responsabilità palesi dei commercianti. Un ?bluff? in cui i consumatori italiani non cadranno, perché conoscono la verità sugli aumenti dei prezzi?.
Ci fa sorridere, commenta ancora l’Intesa, l’immane sforzo di Confcommercio per giocare allo scaricabarile, e il delirio di onnipotenza che la caratterizza.
Avrebbe fatto meglio ( e ?faticato? meno) Billè a partecipare all’incontro di qualche giorno fa tra Intesa dei consumatori e le associazioni dei commercianti, della grande distribuzione e dei produttori, dimostrando di voler davvero risolvere la questione del caro-prezzi. E invece, mentre le altre grandi associazioni del settore hanno partecipato alla riunione, mostrando la volontà di fermare il caro-vita e aiutare la ripresa dei consumi, Confcommercio era assente INGIUSTIFICATA.
Anche senza Confcommercio l’incontro è stato talmente proficuo che la prossima riunione per valutare le proposte avanzate dall’Intesa si terrà il prossimo 22 ottobre.
E tanto per rinfrescare la memoria di Billè l’Intesa diffonde oggi i dati relativi all’aumento dei prezzi in ristoranti e alberghi di 5 città d’Italia.
Fonte: Intesa dei consumatori
L’indagine è stata eseguita utilizzando le guide Michelin dei relativi anni confrontando in ogni città un campione di ristoranti e alberghi.