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CARO-PREZZI: IL GOVERNO CONTINUA A DARE I NUMERI !







Il Governo, nel programmare il tasso di inflazione all’1,7 per cento nel 2004,continua a reiterare gli errori fatti nei precedenti DPEF,quando prevedeva irrealistici tassi d’inflazione ed una ottimistica crescita del Pil,sempre smentita dai successivi consuntivi economici.
Il rilancio dei consumi non si ottiene con dosi eccessive di ottimismo, ma soltanto dichiarando una lotta senza quartiere alle speculazioni ed al ?caro-prezzi?,che falcidiando i redditi delle famiglie,è diventato una vera e propria emergenza nazionale che non si combatte stampando fantomatiche banconote da 1 euro e neanche con provvedimenti astratti come quelli di presunte indagini (aria fritta) sui rincari,ma solo offrendo maggiori disponibilità di redditi a lavoratori e pensionati.

L’Intesa dei Consumatori continua a chiedere fatti concreti ad un Governo distratto sull’emergenza prezzi,che deve intervenire con urgenza non con le chiacchiere,ma anche istituendo una commissione parlamentare di inchiesta sulle speculazioni valutarie effettuate sui carburanti: un litro di verde, costava 10 centesimi di euro in meno 30 mesi fa,quando l’euro era più debole del 27 per cento rispetto al dollaro !

Intesa dei Consumatori ribadisce il suo giudizio negativo sia su misure ?fumo di Londra? annunciate sul carovita (i controlli a tappeto della Guardia di Finanza,dovevano essere fatti 2 anni fa,non domani),che su un Osservatorio prezzi che stenta a decollare e che non ha ancora chiarito il ruolo delle Associazioni dei consumatori, unico soggetto in grado di garantire trasparenza al meccanismo delle rilevazioni dei prezzi.





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