Mentre il ?caro prezzi? a quasi 22 mesi dall’ingresso dell’euro, continua a far sentire la sua morsa con un’inflazione fuori controllo i cui effetti devastanti erodono i redditi delle famiglie, il Governo continua a voltare la testa dall’altra parte, mostrando disprezzo e sufficienza verso le sacrosante richieste dell’Intesa dei Consumatori che provengono da decine di milioni di cittadini, come ha testimoniato la straordinaria giornata del terzo sciopero della spesa.
E’ proprio l’inettitudine del Governo e dei ministri competenti, la loro omessa vigilanza che ha ingigantito ed aggravato gli aumenti ed arrotondamenti selvaggi, costati finora oltre 2.800 euro a nucleo famigliare: anche gli ultimi dati, seppur edulcorati di una inflazione ufficiale al 2,9 per cento, quasi il doppio della media europea dimostrano le speculazioni sui prezzi effettuate da ben individuabili soggetti specie in una filiera alimentare che triplica i prezzi negli evitabili passaggi dalla produzione al consumo e che inserisce nella spirale dei rincari ciechi, alimenti freschi e non freschi, frutta e verdura anche congelate.
La questione del “caro prezzi“, unica in Italia rispetto ad altri paesi europei che hanno introdotto l`euro, ha assunto dimensioni allarmanti per la tenuta dei redditi ed è diventata una vera e propria emergenza nazionale, anche se il Governo continua a nascondere la testa sotto la sabbia ed a voltarsi dall`altra parte, incurante del tenore di vita dei cittadini, l’Intesa dei consumatori continuerà la sua battaglia verso tutti quei partiti sensibili alle esigenze di vita della gente comune per far introdurre in finanziaria bonus fiscali e fiscal drag per recuperare parte delle perdite contribuendo così al rilancio dei consumi.
Ma qualora non si affronta con urgenza e risolutezza la questione degli aumenti per tagliare le unghie a speculatori professionali che giocano allo scaricabarile sui rincari rimpallandosi le responsabilità, dopo che perfino il Cardinale Ruini ha mostrato grave preoccupazione per l’argomento (perfino i rappresentanti dei commercianti, che hanno dovuto ammettere per la prima volta i rincari selvaggi e generalizzati, li hanno giustificati con altri rincari subiti come sicurezza alimentare, adeguamento alle normative sul fumo, tasse locali, aumenti dei servizi idrici, nettezza urbana, alti costi dei servizi bancari,ecc.), il caro prezzi diventerà la Waterloo del Governo, che continua a stangare i consumatori ed a portare disprezzo verso le giuste esigenze di trasparenza e di vita dignitosa di milioni di famiglie impoverite per evidenti responsabilità dell`esecutivo.